Tra gli elementi, le caratteristiche uniche e atrocemente assurde, che rendono imperdibili e amabili (teoricamente) i Daft Punk, c’è l’attenzione per la riservatezza. Non esistono foto e filmati del duo francese da secoli, da prima della pubblicazione di “Homework”, disco di debutto del 1996. Negli ultimi anni sono soliti presentarsi a concerti e trasmissioni (le poche/rare/uniche a cui partecipano) indossando il loro bell’elmetto da robot. Quello che li ha contraddistinti visivamente anche nel periodo “Discovery” e “Human After All”. Dicono che lo fanno perché a parlare dev’essere solo la musica, ed è perlomeno interessante e rispettabile come scelta.
La novità: da mesi si sa che i Daft Punk realizzeranno la colonna sonora di “Tron Legacy”, il film che funzionerà quale seguito ufficiale del classico degli anni ’80. Daft Punk + “Tron” = vittoria sicura. Fin qui nulla di male, se non che la creazione dell’apposita OST pare abbia messo in sospeso tutti i lavori sul nuovo disco del gruppo, e vabbé. Però poi viene fuori che il regista del film, Joseph Kosinski, abbia voluto ovviamente incontrare i due per discutere della direzione musicale del tutto e… e l’ha fatto in un locale di Los Angeles, organizzando una semplice colazione. Semplice, solo in teoria però, dato che i due si sono presentati anche in questo caso con l’elmetto robotico.
Insomma, inizia a farsi preoccupante la situazione mentale di Homem-Christo e Bangalter. Anche perché, come si chiedono i lettori di BrooklynVegan (magazine online che ha reso nota la faccenda), la domanda nasce spontanea: come diavolo avranno fatto a ingurgitare le frittelle?
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