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Salvate il soldato Bingham

Tra le Nuvole

Achtung: contiene spoiler sul film!

Troppe, troppe femmine al secondo spettacolo serale di “Tra le Nuvole” alle Torri Bianche. Di fronte a una sceneggiatura ricca di battute riuscite, gag che strappano sorrisi e quelle smorfie che hanno fatto il successo di George, le femmine si strappano le mutande di fronte alle peggio cazzate banali. Quando cade in acqua. Quando parla di matrimoni. Quando, insomma, tocca il cuore della trentenne brianzola. Che mestizia.
Ma c’è sempre qualche imprevisto su cui contare quando popoli le mega-multi-sale dell’hinterland, anzi, poteva andare anche molto peggio. Poteva andare anche molto peggio il film di Jason Reitman, ma poteva andare anche uno zinzino meglio. Il giovane regista arriva alla sua terza conduzione “di peso”, dopo i successi portati a casa con “Thank You for Smoking” e “Juno”. Come già i precedenti, anche “Tra le Nuvole” si vende come una commedia, ma non disdegna il messaggio. Che però è quello che meno convince della pellicola.
Quasi attratta fatalmente dalla moralina buonista-volemmosebene (ché il mondo fa schifo), la sceneggiatura vira nella seconda metà, spostando gli equilibri dello scapolone impenitente Clooney. Purtroppo.

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