Sono andato a rileggermi la recensione di Super Mario Odyssey che ho scritto per IGN Italia, quasi tre anni fa, ma fortunatamente non c’è traccia della rivelazione che mi ha svoltato un tranquillo pomeriggio estivo. Ieri ho ripreso in mano il gioco, anzi, a dirla tutta ho ritrovato il gioco “attivo”, risvegliando Switch dal suo torpore. Lo avevo lanciato un paio di giorni prima, per far fare qualche giro in libertà al tizio ridotto che ci accompagna in queste vacanze.
Invece di chiudere Super Mario Odyssey e rimettermi su Paper Mario: The Origami King, sono rimasto a bighellonare nei panni più tradizionali del mutandone coi baffi. Anche perché Origami King mi si sta rivelando una discreta noia. Così, per una quarantina di minuti, mi sono lanciato da un angolo all’altro del Regno delle Cascate di Odyssey, quello con il tirannosauro che, in uno dei primi trailer, aveva già lasciato intendere il melting pot totale che avrebbe caratterizzato il primo gioco di Mario per Switch.