Digital delivery omnicomprensivo? Troppo presto. Yoichi Wada, grande uomo diavolo di Square Enix, ha tenuto a battesimo un promettente Tokyo Game Show rivolgendosi in particolar modo ai suoi colleghi, compagni ed eventualmente rivali nell’industria, più che ai giocatori. Nel discorso di apertura dedicato allo “stato delle cose”, Wada-san appoggia spesso e volentieri la mano sull’interno giacca, tasta il portafogli e capisce che qualcosa non torna.
“Non esiste ancora un mercato pronto a supportare (e a giustificare quindi, nda) la distribuzione digitale di giochi di alto profilo”, ovvero “è impensabile che i giocatori spendano 59 dollari per un videogioco da scaricare”. Giusto, anche perché ci sarebbe sempre quella faccenda del prezzo che andrebbe (e non di poco) abbassato nel momento in cui si taglia fuori una significativa fetta di spese (stampa e distribuzione su tre mercati, perlomeno).
Continua Wada: “il prossimo passo per il settore è immaginare nuove metodologie da applicare ai prezzi e ai sistemi di vendita”, altro che sistemi di controllo sensibili al movimento. Aprendo, però, anche a una prospettiva più che intrigante: “qualche giocatore probabilmente preferirebbe spendere di meno per poter giocare in un periodo limitato” – insomma, l’instant-abbonamento. Che personalmente trovo più che eccitante, sempre a patto che il costo sia perlomeno vicino alla decenza, va da sé…