Ma lo sapevate che Beppe Severgnini è interista? No? Be’ ma è clamoroso! Vi assicuro che è interista! Lo ha scritto lui sul Sette di oggi. O forse era sul Corriere di ieri. O forse su Style di settimana scorsa. Sempre che non mi stia confondendo con Vivimilano di otto giorni fa. Anche se ci sono buone possibilità che si trattasse del Corriere di lunedì. Eh si oh, un paio di volte gli è scappato di accennare alla cosa, fuori contesto. In qualsiasi altro contesto, ovunque, sempre, cheppalle. Presente la battuta sulle polveri sottili che si faceva quando i nerazzurri hanno vinto una Coppa Italia qualche anno fa (dopo eoni di buio) e le bandiere riposte in soffitta sono tornate a sventolare a Milano? Esattamente la stessa cosa.
Beppe Severgnini, che gli si vuole bene anche se non so esattamente il perché, forse perché è troppo intelligente per essere come Vincenzo Mollica e troppo patatone per volergli davvero qualcosa di male (tipo che gli si slaccino le scarpe per strada, queste cose brutte). Beppe Severgnini, dicevo, è un bell’argomento blogghico, ce ne sarebbe da dire, e per cominciare si può proprio partire da questo suo essere uno dei tifosi interisti più fastidiosi della storia. Sullo stesso piano dell’attuale Dr. Manate e di un AleGalli che fino a qualche anno fa era semplicemente davanti a tutti (ciao Aleganza, mio unico amministratore delegato).
Poi appena mi scende il fastidio provo anche a fare l’elogio funebre di Sette, del nuovo Sette già vecchio. Sulla cui bara c’è il bel sigillo in ceralacca con la sigla: “Bsev”. Buongiorno, intanto.