In Italia, ma forse nell’intero pianeta, non serve saper fare le cose per farle. Basta farle. E la semplice condizione di averle fatte giustifica una valanga di gente nel momento in cui si autodefinisce abile, arruolata e capace. E’ con vivo disappunto e un misto di “madonna santa che schifo” che registro l’ennesima brutta faccenda. Ma, d’altronde, la storia insegna e magari, a dio piacendo, tornerà a raccontare qualcosa di davvero gagliardo a breve. Nel senso che, magari, a breve, cadrà un bel masso in testa a questi poveracci.
Il post è inutile, ok. Ma d’altronde o così, o Pomì. Dove con “Pomì” si intende uno spataffio di ennemila caratteri di rantolio infastidito e inacidito. Che comunque spero ardentemente di portare a compimento prima o poi. Intanto, e per fortuna, oggi la giornata è completamente salva grazie all’installazione in ufficio di un hard disk-one esterno con un centinaio di giga di musica e il lancio dell’intera discografia dei Weezer tutta bella di fila. Che oltretutto è la colonna sonora migliore per tanta, ridicolissima, miseria.
Miseria che, peraltro, può essere di un qualche interesse (scatologico, certo) a chiunque abbia bazzicato i luoghi per qualche periodo, breve o lungo che sia. Quindi via, divertitevi.
P.S. Davvero, il post è ignobile. Si spera in qualcosa di meglio e con dell’interesse per più di cinque persone domani.