Paolo Paglianti è Neon, o meglio, era Neon. Era Neon sedici secoli fa, quando l’ho conosciuto sulle pagine di Game Power, che K lo leggevo di meno. Ma K è stata la mia prima rivista di videogiochi vera e propria, che ho comprato intendo, quindi vale anche lei. Oggi è “solo” Paolo Paglianti, per gli amici ha un sacco di soprannomi divertenti che lui non trova divertenti. Quando succede che non trovi qualcosa divertente, Paglianti lancia dei fatti: può essere un martello, una vera-finta spada, una cassettiera o una stampante. Nonostante le sicurezze garantite dalla provvisoria distanza tra la mia e la sua ubicazione, preferisco non utilizzare quindi quei soprannomi. Spero che qualcuno lo faccia nei commenti.
Ecco, comunque Paglianti è Mr. GMC, Nostro Signore di Giochi per il Mio Computer da una valanga e mezza di tempo. Quindi ha senso chiedergli cosa sia successo, com’è arrivato a raccattare 14.000 punti di GamerScore su Xbox 360 in soli sei mesi. Potrebbe essere solo l’ultima, e inutile, conferma della natura bastarda della “console” di Microsoft. Oppure potrebbe essere qualcosa di peggio. Ah! Dentro si parla anche del ToSo, che fa sempre piacere perché fa sempre ridere come la prima volta. Buona lettura.