Di Cristiano ricorderò quelle tre facce che lo hanno accompagnato nei tre anni in bianconero. La prima, quella del Gattuso mai inviperito, del centrocampista deciso e preciso, raramente intento a sezionar caviglie che già furon di altri. La seconda è quella del Cristiano che non sa perché e come mai, ma tanto ha una bella pettorina gialla addosso e una bottiglietta di aranciata San Pellegrino in mano. Così trascorre due terzi delle sue giornate da calciatore juventino, ad appassire sulla panchina in attesa del ritorno numero enne, dopo l’infortunio numero enne.
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