Categorie
TV e cinema

Lost 5: mi arrendo

Lost Season 5

Attenzione: contiene spoiler, eventualmente levatevi di torno.

Non guardatevi indietro, che a me anche Venkman (coreacinagiappo Ghostbuster, non ricordo il nome) piace un botto. Riuscirò anche questa volta a uscirne, facendo finta di sopportare che seguire una stagione di Lost è come provare a leggere un libro con uno stronzo che continua a perderti il segno, ti strappa le pagine e tira le schicchere alle orecchie per distrarti, così da poter cancellare col pennarone intere frasi. Con l’aiuto della Lost-atrice ufficiale è ricominciata la proiezione, con la quinta seria. Quindi sotto con Ciccio Arancia (Locke) che è sempre più Gesù Cristo illuminato. Ebbè, questa sera quattro puntate, un buon ritmo quindi. Detto questo… tutto bene, va bene. Sempre splendido effetto cliffhanger, dopo ogni riattorcigliamento di tutta la vicenda, dopo le ennesime quindici domande inserite e mezza risposta data. Va bene così, ho detto che potete fare delle mie povere sinapsi quanto volete. E al termine della terza ho ufficialmente alzato bandiera bianca: va bene tutto, fate quello che volete e io me lo sorbirò. Colpite duro con Mr. Highlander (Richard?) che è sempre lì, col monsone o col sole. Affondate il colpo con Ben “Stiller” Linus, che non si sa bene perché e percome, ma riesce sempre e comunque a infinocchiare Dottor Mezzasega (Jack). Perché quando tiri in mezzo le linee temporali, allora puoi fare esattamente quello che vuoi e insultarti diventa pratica assolutamente inutile. Se i calcoli sono giusti si arriva alla fine proprio in tempo per spupazzarsi l’inizio della sesta su Fox. Vai a tutta randa con Scozia che con quell’accento lì… tutto quel che chiedo è che il figlio parli allo stesso modo.

Mastodon