Domani sarebbe bello scrivere qualcosa sui Beatles. Qualcosa di poco stupido, almeno un po’ sentimentale e vagamente dotato di senso, nonostante la presenza-assenza di Babich incuta timore come un Pedobear in gita scolastica. Quindi, se proprio si deve fare qualcosa per quell’altro 09.09.09, quello che in una dimensione parallela sta assistendo al lancio del Dreamcast 2, allora meglio che succeda oggi. Perché il Dreamcast, quello uno, quello vecchio, di certo non merita più trombe e coriandoli della riedizione della discografia dei quattro di Liverpool e del relativo The Beatles: Rock Band.