Ma non lo sanno che servono dei punti di riferimento nella vita? Perché diavolo annunciare in internet-mond-o-visione che Duke Nukem Forever è ufficialmente morto? Perché privare il pubblico di un porto calduccio e accogliente nella tempesta della normalità? Più che altro: perché ammazzare una battuta e un cliché sempre tanto generoso? Secondo la stessa filosofia: che diavolo di senso ha pubblicare “Chinese Democracy” (Guns’n Roses – 2008)? Mi sono accorto proprio cinque minuti fa che ci sono stati tanti begli anni spesi a far battute sul disco di Axl Ciccio. “Ehi, quando mi ridai i 10 Euro che ti ho prestato?” – “Tranquillo, appena esce Chinese Democracy”. E quello non ti va a uscire per davvero?
Quindi, dato che oggi è una giornata clamorosamente infame e che lo scazzo ha oltrepassato ogni barriera e raggiunto livelli raramente toccati, lo sto riascoltando. “Chinese Democracy”, intendo. Anche perché quando il polivalente universo della Grande Rete lo ha messo a disposizione, si era quasi da subito colto che qualcosa non andava: non era ridicolo, non del tutto perlomeno. Il che è uno smacco, perché in fin dei conti delle buone porzioni di “Use Your Illusions I/II” erano ridicole, quindi come aspettarsi qualcosa di meno baraccoso da ‘sto coso rimandato per quindici anni?