Procede il campionato in FIFA 10, modalità “Allenatore”, alla guida degli zebrati. Miglioramenti netti e indiscutibili: dopo aver abbassato il livello di difficoltà da “SuperCampionedelMondo” a “SonoFortissimoMaUmano”, è stato tutto un altro vivere. Così è tutto più credibile e fattibile, la sensazion è che sia anche più credibile e verosimile la caratterizzazione delle squadre virtuali rispetto a quelle reali. Che vuol dire: il Bologna offre uno scontro meno impegnativo di quello proposto dall’Inter. Si dice sempre, a ogni nuovo “episodio” di FIFA (o di PES), ma per una volta tanto mi pare che stia succedendo davvero. Al contrario delle primissime sensazioni.
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FIFA 10: parliamone
Ho comprato FIFA 10, per Xbox 360. Il giorno del lancio (che a quanto pare non è più domani, ma parecchie ore addietro). Non compravo un gioco di calcio al giorno di lancio da… ma non ha senso, dato che arrivavano aggratis prima. Comunque, ho preso FIFA 10. E per 65 Euro vinci anche un bel manuale di sei pagine in bianco e nero con le foto dell’Amiga. Che pezzenti. Ma invece, parliamone e facciamo cose. Vediamo anche gente, online naturalmente.
FIFA 10: pack di riflessioni
Il sito ufficiale ha svelato il “pack”. Non la copertina, non l’illustrazione di copertina, ma il “pack”. Cioè la confezione, che poi in realtà è l’illustrazione di copertina e non tutto il “pack”, volendo fare i sofisticati spacca palle. Ma dato che da queste parti (Italia) si parla solo la lingua d’albione e soprattutto la si parla bene, allora Electronic Arts ha pubblicato l’immagine del “pack” di FIFA 10. Sì sì, per davvero, lo ha pubblicato, non lo ha rilasciato. Così come, spero, non rilascerà alcun gioco dallo stesso nome il prossimo 2 ottobre, nonostante il fervore con cui la gente pagata tre Euro su Internet si ostini a sostenere il contrario. Anche perché, pensa te, pure i PR sono convinti che i giochi (o le immagini) vengano rilasciati. E Soffiantini trema.
Dopo Del Piero, dopo De Rossi: Giorgione “Giorgio” Chiellini. Il roccioso, greco-profilato e a tratti smemorato difensore-reinventato-centrale della peraltro splendida compagine bianconera accompagnerà Ronaldinho sulla copertina della versione italiana di FIFA 10. Un anno pienotto di testimonialanze per i già amabili omini zebrati.
Insomma, l’occasione ci è anche lieta per discutere del dentone magnetico: che è successo a Ronaldinho? Perché è schioppato? Evidentemente, a un certo punto, si è rotto. Ma dove? Come? Perché? E’ successo a Barcellona e nessuna ha avuto il coraggio di dirlo in giro agli amici della stampa e agli amici degli abbonamenti. Lo sapeva la società catalana, lo sapeva Tucanoide quando lo ha comprato. Gli unici a non saperlo, in via ufficiale, sono quelli che riempiono gli stadi e si fissano di fronte alla TV per sventolare allegri le loro sciarpe milanesi. Però è triste eh, oh. E’ triste eh. Oh.
Sì, non c’era molta voglia di post simili, ma era stato fatto per Antonio Del Piero, andava fatto anche per l’omino dalla corsa marmorizzata. Ah, gli Smashing Pumpkins (nella figura dell’unico Lampadina) han tirato fuori una canzone nuova. Si sente malissimo qua. Così, per allungare.