L’horchata non è proprio orzata, ma ci si avvicina. Così come “Contra”, secondo album dei nuovi miracolati Vampire Weekend, non è proprio un bel disco, ma ci si avvicina. L’horchata nasce tecnicamente e storicamente in zona catalana e i Vampire Weekend no, ma sono latini. O, mal che vada, latino-americani. Insomma, tutta roba a base di sole e cocktail, ballerine con le collane di fiori e sabbia nei sandali. Immaginatevi gli Strokes, se solo Casablancas si fosse goduto i soldi in spiaggia tutto il tempo e avesse evitato di parlare di poliziotti new-yorkesi, salvo poi battere in ritirata di fronte alla catalessi del 9-11.
“Contra” ferma il cronometro dopo nemmeno 37 minuti, suddivisi attraverso dieci tracce. Che è un po’ un modo numerico-tecnico per dire che potete ragionare sull’eventuale gradimento “sprecando” proprio una minuscoleria del vostro tempo, magari sfruttando lo streaming in buona qualità che riempie generosamente la pagina ufficiale del gruppo. Io ho preferito passare dalle parti dei download e dedicargli un pomeriggio e una serata in auto. E non è male.
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