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Variopinto

I nuovi eroi #7

Alessandro Pozzi, ora è un omino
Alessandro Pozzi, ora è un omino

La fiducia paga, almeno sotto il profilo morale. Lo avevamo lasciato impegnato con poltrone dalla dubbia comodità, lo ritroviamo quanto mai a suo agio mentre stringe in mano la sua penna-semaforo, disegna sul retro del Corriere di Merate dei grossi mini pony con la faccia di Walter Fontana e lancia lo sguardo verso il futuro, sognante. Eccolo qua il “nuovo” Alessandro Pozzi, il braccio di quella mente che è Virginio Brivio. La prima segnalazione aveva fatto alzare sopraccigli come solo Carletto Nostro sapeva fare, ma ora… ora siamo alle strette finali. E alle strette finali il Pozzi tira fuori un depliant signorile. Via i font di dubbio gusto, via l’assenza strutturale di una qualsiasi forma di impaginazione/presentazione, via i perchè e dentro i perché. Rimane la giustificazione a bandiera, sempre ignobile, oggi come la prima volta. Ma fa nulla. Rimane un certo disallineamento tra i pallocchi della lista a pallocchi e le voci stesse della lista, ma fa nulla anche qua. Perché il Pozzi almeno becca la prima rete della sua giornata: dopo due o tre facciate perse a discorrere dell’importanza dell’ambiente, tira fuori dai calzoncini un foglietto stampato su carta riciclata! E’ il primo in zona, probabile che sia anche l’ultimo. Ma siamo già ai goccioloni agli occhi. Davvero nient’altro da segnalare: la punteggiatura è di qualità, le facce nelle foto tutto sommato potrebbero essere peggiori e quindi… quindi seria candidatura al voto del padrone del blog. Con commozione.

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Variopinto

I nuovi eroi

Probabilmente ha delle Clarks
Probabilmente ha delle Clarks

Parto da una premessa che non è una premessa, perché col post che vado a scrivere non ha davvero nulla a che fare. Oggi qualcuno ha visitato questo blog dopo aver utilizzato come termini di ricerca: “fiabe porno gratis”. Ora, non so se essere più onorato della (seppur casuale e irripetibile) presenza di un tale post-umanoide, o incuriosito dalla scoperta dell’eventuale esistenza di fiabe porno. Che oltretutto non considera di particolare valore artistico, se le va cercando gratis (ma in effetti questo è tutto da discutere). Comunque sia: in attesa di scoprire che sarà di Cappuccetto Rosso e di quel brighella del lupo, arriviamo all’argomento del giorno. Ovvero le nuove elezioni. Quelle che riguardano le province e, credo, il fantomatico Parlamento Europeo. Sì, esatto, il fatto che esista per davvero un parlamento europeo (ecco, si è già giocato le maiuscole) mi suona credibile quanto le fiabe porno di cui sopra, ma tant’è… Bene, considerato che voglio far finta di andare a votare, ho altresì deciso di dare una possibilità a chiunque si prenda la briga di infilarmi nella casella postale un suo bel volantino. Per questa prima occasione diamo un caloroso abbraccio ad Alessandro Pozzi! Ciao Alessandro, benvenuto Alessandro, siediti pure lì, sullo sgabello a forma di foca.
Bene, il Pozzi mi arriva con un foglietto rettangolare di fattura tutto sommato decente. Parte però malissimo: come potete abilmente notare dall’immagine a corredo, l’Ale si lancia forte con un “perchè” alla terza riga. Non solo: tutto il blocco su campo verde giunge nel classico Comic Sans che è un po’ la cartina tornasole della voglia di vivere. Zero o giù di lì. Nel mentre in cui si mette in piedi una crociata anti Comic Sans, procediamo con la lettura. Anzi, procedete pure da soli, ché tanto c’è poco di che discutere. Pozzi arriva partecipando al codone “Sinsitra e Libertà con Virginio Brivio”. Dire “Brivio” da queste parti è come dire “Brambilla”/”Fumagalli” a Milano, insomma tutto e nulla. Il programma e gli impegni, però, sono solidi: “la tutela dell’ambiente”, “la promozione culturale del territorio”, “la centralità della persona”. Attendo ansiosamente altri candidati, fiducioso che nessuno oserà andare al di là di questo bel trittico valido per tutte le stagioni e nessuna in particolare. Non so cosa sia o perché esista “Sinistra e libertà”, ma per ora la inquadro senza troppi problemi in zona “centro-pavido”. Curiosa e stravagante quanto la sabbia in mezzo al deserto.
Nota per chiudere: il fogliettino non è stampato su carta riciclata, ergo il primo punto del programma è già un po’ a puttane.

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