Stesso posto, stessa gente, stessa console, ma nel 1992 era già cambiato tutto. Un anno dopo il debutto del Mega Drive al nostro civico, accompagnato da un paio di classici e un infiltrato, si torna sulle Dolomiti. Lo stesso posto è la stessa casetta in paese, a pochi passi da una sala giochi (ma negli anni ’90 quasi ovunque si era a pochi passi da una sala giochi) e con le solite giornate post-natalizie da colmare. Un po’ con lo sci, un po’ con il cibo, raramente con obblighi scolastici, spesso con i videogiochi capitati sotto l’albero il 25 (o il 24 sera/notte, come era più l’abitudine a quell’epoca, in casa nostra).
Le differenze, però, ci sono tutte. A novembre era stato il giorno di Sonic the Hedgehog 2, lanciato in contemporanea in tutto il mondo. Non ricordo bene perché, ma noi si era fatto il possibile e l’impossibile per poter giocare la versione giapponese. Una volta modificato il Mega Drive e acquistato il cavo SCART, ci si era aperto tutto un altro mondo. O, almeno, una serie di stanze extra collegate al salotto di sempre: stesso posto, ma ben più ampio e variegato.