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Videogiochi

Sonic, Silver: lifestyle con lenticchie

Il diavolo e l'acqua santa: anche sulla neve
Il diavolo e l'acqua santa: anche sulla neve

Non c’è nulla di peggio che accodarsi e farsi trainare da un carrozzone banale. Ma è talmente facile e ogni giorno gli spunti sono talmente numerosi, che è fin troppo complicato. E quindi sia: cinque minuti di prese per il culo di Sega. Quella che per un brevissimo periodo della sua vita si è goduta il momento d’illuminazione divina, ha fatto dei soldi e poi è tornata a fare quel che le veniva meglio: fallire. A volerla dire tutta, questa volta la scusa è assolutamente ingiustificata: primo perché Sega si adatta al trend e probabilmente alle richieste ufficiali di Nintendo, secondo perché pronosticare un buco nell’acqua a Mario & Sonic Alle Olimpiadi Invernali (o com’era) è da pazzi. Con milioni di copie vendute delle prime Olimpiadi inter-specie, anche questo secondo giro dovrebbe garantire delle entrate decenti al decaduto marchio blu.

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Videogiochi

Dall’oscuro Wii all’oscuro spazio morto

Il Controller tradizionale 2.0 per Wii
Il Controller tradizionale 2.0 per Wii

Annunciato e distribuito mesi fa in Giappone, il nuovo Controller tradizionale pensato da Nintendo per Wii (e non solo per la Virtual Console, s’intende) arriverà in Europa a partire dal 20 novembre. Solo in edizione nera come la pece, in perfetta linea tematica con il Wii, il Nunchuk e il WiiMotion+ che si faranno vivi lo stesso giorno nei negozi del Vecchio Continente. Primo cambio di colore per la macchina Nintendo, che sfrutterà la promozione (temporanea, si suppone) per ravvivare le vendite, già rallegrate dalla ridotta riduzione di prezzo che è arrivata, strisciando e senza proclami, anche in Europa a settembre.

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Variopinto

Quelli che benrubano

Provincia cronica: ma a Inzago ci sono i capannoni
Provincia cronica: ma a Inzago ci sono i capannoni

Gente per bene, Dio l’aiuta. Loro, la loro famiglia, i loro pochi beni strappati coi denti a una vita d’indigenza e che, perdincibacco, si meritano! Gente ben voluta, voluta bene da chiunque: perché se possono metterci una buona parola, ahhh signora mia, può starne certa che lo fanno. Perché conoscono tutti. Ma tutti eh. Presente tutti? Ecco, tutti.
Poi che bella casa che hanno, perché lavorano e producono e sfamano e creano ricchezze. E sai cosa? Di domenica mattina li trovi sempre lì, in prima fila di fronte a Don Giulo, a messa. Non mi si venga a dire che quelle non sono delle brave persone. Mica come i vucumprà, lì, i negher, che te li trovi sempre in mezzo, che scippanostuprano&vendonoladroga. Gente per bene, a messa, coi soldi svizzeri arrotolati nella carta di giornale e ventidue milioni di Euro nei calzini.

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Musica

La resurrezione di Wycleaf Jean

Wycleaf Jean sventola che è un piacere.
Wycleaf Jean sventola che è un piacere.

Quando vendi trenta milioni di dischi, ti affezioni all’idea dell’album. Quando hai una causa da perseguire e una missione da compiere, la realtà fatta di singoli da iTunes può starti stretta. Se, poi, ti chiami Wyclef Jean, allora anche un banalissimo disco in uscita a febbraio 2010 (titolo: “Wyclefjean”) può non bastare. Per questo l’ex componente dei Fugees ha deciso di mettere a frutto l’iper produttività e sfidare un mercato in piena crisi con un maxi EP in pubblicazione il prossimo 10 novembre: “From The Hut To The Projects To The Mansion”.

[Leggi l’articolo completo su Kataweb.it]

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Musica

Insalareview: Love 2 (Air)

Scimmia non vede, scimmia non sente, Italia campione del mondo.
Scimmia non vede, scimmia non sente, Italia campione del mondo.

Quello che il mondo sta dicendo di un disco di cui: a) non ho ancora capito cosa pensare [oppure] b) non ho voglia di scrivere [oppure] c) è troppo difficile scriverne in modo intelligente e utile. Insomma, son le Frankenreview di Kotaku.com. Solamente dedicate ai dischi, anzi a un disco: “Love 2” degli Air. Che non ho nemmeno comprato, dato che il vinile in giro non si vede e internet non mi è più simpatico come un tempo. Dà sempre il Saccottino ad altri ormai, abbiamo ufficialmente litigato e in classe non facciamo più le attività assieme. Comunquessia: “Love 2” secondo AllMusic, Pitchfork, Rolling Stone e altri.

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Musica Zeros

Zeros – 2004: To the 5 Boroughs (Beastie Boys)

To the 5 Boroughs (2004 - Beastie Boys)
To the 5 Boroughs (2004 - Beastie Boys)

Intro: per la spiegazione del perché e del percome della peraltro deliziosa collana “Zeros”, si veda questo post. Per le puntate precedenti, cliccare qui.

Due dischi in oltre dieci anni: questo l’inquietante e lievemente deprimente record dei Beastie Boys. Da “Hello Nasty” (1998) all’imminente (si spera) “Hot Sauce Commitee Part 1” saranno ben dodici le primavere appassite, con il solo “To the 5 Boroughs” (2004) a spezzare il digiuno, continuato a prescindere dal divertente esperimento strumentale di “The Mixed Up” (2007). Poca roba. Ma se la quantità va di pari passo con la qualità, si può quasi far finta di nulla.

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Musica

Oasis: fratelli cortelli since 1994

Oasis: come erano da bambini.
Oasis: come erano da quasi-bambini.

Vi avanza il tempo per scoprire tutto quel che dovreste (o potreste voler) scoprire sugli Oasis? Non ci vorrà molto. Trentacinque secondi, per l’esattezza: quelli che vi trascinano in un lampo dalla chitarra lagnante al secondo 01 di “Rock’n Roll Star” (traccia di apertura del disco di debutto, “Definitely Maybe” – 1994), fino al chiudersi del secondo verso (termine perfetto) di Liam Gallagher. Se Wikipedia si limitasse a fornire le informazioni necessarie, la voce “Oasis (band)” inizierebbe e finirebbe con questi trentacinque secondi, in cui si viene velocemente messi al corrente che: a) vogliono vivere la vita delle rock star (titolo), b) il chitarrista principale suona in questo modo (Noel Gallagher), c) il cantante trascina giovanilmente la voce in quel modo là. Ci sono i temi (“I live my life in the city/there’s no easy way out”), l’atteggiamento, lo stile musicale e le peculiarità tutte di una carriera che, invece, ha partorito quindici anni di successi e mica successi. Ma soprattutto splendide interviste, grandiose promesse, lancinanti crolli di stile e popolarità, nebbiose ricerche di un futuro migliore per via di loghi sbagliatissimi, cacciate di ex amici, litigi perenni, scorci di nuovi orizzonti ed implosione finale (in)attesa.

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Videogiochi

Mario: cos’è cosa

Ciao, sono quello che fa le scatole dei giochini.
Ciao, sono quello che fa le scatole dei giochini.

So to me, what’s really important about a Mario game is that it be simple to control and easy to understand. And that when you as the player is playing the game, the physics in the game are understandable to you, so that when you hold the controller, you play it in a way that you understand what you’re supposed to do, you understand the environment, and then you begin to unleash your own gameplay creativity. You try different things. The response that you get from the environment into what you attempted to do in the world feels natural to you, and ultimately the game itself becomes kind of a back and forth between us the developers in trying to expect what types of creative things you might try to do as a player and you the player in terms of the response that you’re expecting to get in the game. And to me, a Mario game is really unleashing the player’s creativity within the world that you’ve created.

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Giornate

Orsetti Padani: grazie Dio

Orsetti Padani: per vincere domani.
Orsetti Padani: per vincere domani.

Leggevo 7yearwinter, come mi succede raramente, purtroppo. Perché mi dimentico e poi qualcuno mi segnala un post interessante e recupero tutto, solitamente piangendo come un vitello di fronte allo schermo. O anzi, molto meglio: lacrimando come un vitello padano. E infine, perché no?, come un orsetto padano. Orsetto Padano, con pure la maiuscole d’ordinanza. Perché quando credi di aver già intravisto il buio siderale in fondo al baratro cerebrale della gente con i fazzoletti colorati al collo, è sufficiente cliccare su di un link per amare di nuovo la vita. Amarla fortissimo, come suggeriva la migliore Gianna Nannini che fu in mille (o almeno due) canzoni. Orsetti Padani Ci Sono, come “Ambra c’è”, come “Fortuna che Silvio c’è”, queste cose qui.

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