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Alien Breed: “volevamo solo i nostri sogni indietro”

Alien Breed Evolution

Ma avete idea di quanto debbano stare antipatici gli anellidi agli inglesi del Team 17? Loro erano gente seria. Loro facevano giochi che il giocatore duro e puro apprezzava. Mettevano assieme papiri di codice digeriti con ineffabile amore dal pubblico europeo, in un’epoca talmente trapassata remota che iniziano pure a venire i dubbi sull’esistenza in prima istanza (eh?). Poi han fatto quella cosa coi vermi che si sparano e che, mamma mia!, faceva pure sorridere. “Eh-eh-eh, oh-oh-oh, ha la fascia in testa tipo Ryu!”, che matti, quegli inglesi ubriaconi. Poi però, acciderboli, sono tipo morti. Morti male. Coma (in parte auto)indotto, attività cerebrale ancora parzialmente presente, il che quindi rendeva impossibile staccare i macchinari. Una sorta di accanimento terapeutico: un po’ (molto) perché il mercato era cambiato e nemmeno loro avevano più lì soldi per stargli dietro. Un po’ (molto) perché alla fine Worms continuava a vendere decentemente ovunque e quindi… chi glielofaffare? Infine, la luce. L’arrivo di quel piccolo Eden sempre potenziale che è il fatto digital-delivery: Xbox Live Arcade, PlayStation Network, WiiWare. Team 17 ci crede, ci vuole credere! E butta fuori un Worms pure lì. “Minchia morite!”, giusto? Quasi, perché poi ci ripensano e mettono insieme Alien Breed Evolution. “Bella Earl!” direte voi. Insomma, quasi…

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Variopinto Videogiochi

Porno e ladri: Natale con e senza console

Jack Daniels

Disclaimer: oggi mi annoio a tal punto che scrivo di notizie a caso nel mondo dei giochini elettronici blim-blim, bang-bang.

Prendi un paese tutto sommato grande e grosso come gli Stati Uniti. Prendi due casi di mediocrità latente (e nemmeno tanto). Il risultato: due Natali semi-rovinati, un sacco di risate convulse e tutti a casa. O alla stazione di polizia, come potrebbe essere successo a Christopher Bayko, ventitreenne della Florida che ha deciso bene di rubare il Wii di sua madre. Ora: tralasciamo riflessioni più approfondite sul diabolico reparto marketing di Nintendo che sta riuscendo a infilare Wii un po’ ovunque. Il fatto divertentissimo e da “Bad Santa” su cui concentrarsi è proprio il furto della console a opera del figliolo, che ha poi rivenduto il Wii a uno di quei tristissimi banco dei pegni attorno a cui ruotano una valanga di film d’azione del menga. Il tutto per l’irrisoria cifra di 56 dollari. E per che cosa? Per comprarsi del Jack Daniels e delle sigarette. Se non è triste un Natale passato così, non so cos’altro potrebbe esserlo.

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1 Song a Day Musica

1 Song a Day: Paranoiattack (The Faint)

Una canzone al giorno leva il medico di torno. Se è quella sbagliata, nel posto sbagliato, all’orario sbagliato, ti leva di torno pure il contratto a tempo determinato o d’affitto. Un bel chissenefrega è comunque sempre auspicabile.

Doveva nevicare e io dovevo stare a casa. Invece sono andato. Poi ha iniziato a nevicare, ma ho timbrato. Poi il riscaldamento non andava (?!), poi la nevicata ha iniziato a fare sul serio. Poi me ne sono andato. Poi sono arrivato a casa che quasi c’è il sole. Attacco di paranoia da niente-catene, attacco di noia da casalingo disperato. Il pezzo dei Faint è possente e ignorante e utile e galvanizzante nel suo essere cialtrone. Ce la può farcela.

Paranoiattack

Di: The Faint
Durata: 4′:17”
Dal disco: Wet From Birth
Anno: 2004
Guarda e ascolta: clicca qui
Cose su questo blog: meno di zero

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1 Song a Day Musica

1 Song a Day: Drawing Flies (Soundgarden)

Una canzone al giorno leva il medico di torno. Se è quella sbagliata, nel posto sbagliato, all’orario sbagliato, ti leva di torno pure il contratto a tempo determinato o d’affitto. Un bel chissenefrega è comunque sempre auspicabile.

Rimaniamo in tema, ché il 2010 ha già portato la (buona?) novella della reunion dei Soundgarden. “Drawing Flies” non è esattamente il pezzo più conosciuto di “Badmotorfinger”, il terzo album (nonché quello dell’esplosione) del gruppo di Cornell e soci. Epperò è bella, possente, ha un incidere rutilante e rulloso che riempie cuore e ‘recchie per meno di tre minuti. Roba di gran classe, che va benissimo anche per aprire una domenica mattina di penultime feste.

Drawing Flies

Di: Soundgarden
Durata: 2′:26”
Dal disco: Badmotorfinger
Anno: 1991
Guarda e ascolta:
Cose su questo blogannunci generali

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1 Song a Day Musica

1 Song a Day: New Year’s Day (U2)

U2 New Year's Day

Una canzone al giorno leva il medico di torno. Se è quella sbagliata, nel posto sbagliato, all’orario sbagliato, ti leva di torno pure il contratto a tempo determinato o d’affitto. Un bel chissenefrega è comunque sempre auspicabile.

Immancabile: per il primo dell’anno, la canzone del primo dell’anno. Nonché una delle cose migliori partorite dalla premiata ditta irlandese. Quasi sei minuti di strepitosa cavalcata rock da anni ’80, tra cavalli infreddoliti e controfigure nel video. Tra testi apocalittici e capelli veramente oltremoda. Ma è tutto da asciugarsi le lacrime ogni santa volta. Per la terza volta: buon anno!

New Year’s Day

Di: U2
Durata: 5′:36”
Dal disco: War
Anno: 1983
Guarda e ascoltaclicca qui
Cose su questo blog: nada di nulla!

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Knights of the Soundtable ride again

Soundgarden 2010 reunion

Eppensa te, alla fine è tutto vero. La reunion dei Soundgarden, esattamente. Come ampiamente illustrata nel nuovo sito ufficiale a questo indirizzo. Un messaggio breve, un filmato d’annata, qualche proclama e tutti a casa, a chiedere se Cameron farà parte della faccenda (sì), se Cornell tutto sommato ha ancora voce per fare quel che faceva (no, ma ai miracoli si può ancora credere) e via di questo passo. Buon 2010 santi numi!

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New Super Mario Bros. Wii – La recensione punk

Con quasi tre milioni di copie vendute solamente tra Giappone e Stati Uniti, New Super Mario Bros. Wii è il successo natalizio che serve a Nintendo per continuare a impilare sacchi di banconote frusciose. Ma è anche il gioco che il pubblico si aspettava? E soprattutto: quale pubblico? Ma ancora di più: cosa si aspettavano i “fan” da un gioco di Mario tutto in 2D, pensato per una console casalinga e presentato solamente sei mesi prima della sua distribuzione? Perché mai è esistito un lasso di tempo tanto ridicolo tra l’annuncio e la pubblicazione di un “nuovo Mario”. Forse ai tempi di Super Mario World, ma lì c’era una console da lanciare. E comunque non ho certezze in merito.

New Super Mario Bros. Wii è davvero “il” nuovo gioco di Mario? O anche: viene avvertito in questo modo dal pubblico, che magari dedica un’etichetta così sontuosa unicamente a Super Mario Galaxy 2 e prende per buono quanto arriva nel frattempo, ovvero “la riedizione di un gioco per DS su Wii”? Perché è proprio quel New Super Mario Bros. di tre anni e rotti fa per DS questo, vero? Infine: la smettiamo coi punti di domanda? C’era una cavolo di svendita all’Auchan o mi sono infilato in un tunnel senza ritorno tutto da solo?

Visto e considerato che ormai ho scritto troppe recensioni di Qualcosa Mario Qualcosa, l’ispirazione è ormai venuta meno e quindi… quindi la recensione ve la fate da soli. Tanto chiunque si è fatto un’idea del gioco prima di averlo provato. Per costruirvi la vostra recensione di New Super Mario Bros. Wii è sufficiente scegliere il giudizio che, dentro di voi, gli avete già appioppiato, manco fosse una lavatrice. Godetevela!

Cosa pensi di New Super Mario Bros. Wii? Scegli e segui il fiume!

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Figate spazianti Videogiochi

Figate Spazianti: Mario per terra

Raccoon Mario non è mai stato così smorbidoso
Raccoon Mario non è mai stato così smorbidoso

Visto e considerato che esiste il filone dei Fenomeni Parastatali, pare cosa giusta e buona battezzare anche quello delle Figate Spazianti. Sì, anche se “figata” fa troppo Milàno e le preferenze dei romani per questo già clamorosamente noto blog scenderanno al minimo storico. Ma forse me la cavo se tolgo il post entro le 13. Ché si sa che a Roma nessuno lavora prima delle 13.
Quello qua sopra è un tappeto casalingo, nel senso di “fatto dalla casalinga”. Non di Voghera, ma di qualche punto imprecisato del mondo, probabilmente degli Stati Uniti (anzi sì, confermato). Non ho ben capito se i “granny square” che sostituiscono i pixel sono poi agganciati effettivamente al tappeto/moquette sotto o meno. Mi porrò il problema quando qualcuno si deciderà a regalarmi qualcosa di simile.

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Rocket Knight: eri una persona meglio

Rocket Knight: quasi presto su Xbox 360 e PS3
Rocket Knight: quasi presto su Xbox 360 e PS3

L’hanno capito tutti, tranne Nintendo. Forse, prima o poi e con una spintarella divina, ce la faranno anche da quelle parti. Utilizzare quello che è ormai un sistema di distribuzione alternativo appoggiato a un modello economico (e quindi di produzione) tutto differente dal solito, garantisce una certa agilità. Il succo è: certe mezze cose che ovviamente non avrebbero senso altrimenti, su Xbox Live Arcade e PlayStation Network (e WiiWare e Steam e blabla), non suonano del tutto astruse.

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