I giochi del Super Nintendo

L’Impero occidentale del Mega Drive sembrava destinato a resistere, marmoreo e con le chiappe arrogantemente incastrate sul suo trono. Quello era amore, idealizzato oltre ogni limite. Dietro di lui, nell’ombra, da tempo si esplorava l’idea di un rapporto differente. Ogni mese le riviste di settore mi convincevano che il poliamore fosse non solo possibile ma addirittura auspicabile. Dopo averlo negato quanto possibile, finalmente nel 1994 (quasi fuori tempo massimo), la cameretta accolse le suggestioni di Sodoma. E fu Super Nintendo.

Nella mia storia personale coi videogiochini, poi, il Super Nintendo sarà a conti fatti una svolta essenziale. Saranno quegli anni a istruirmi in molti sensi, in particolar modo sull’inutilità di dormire più di cinque ore a notte. Ma anche che si può studiare in metropolitana la mattina senza poi conoscere l’onta della bocciatura.

Anche quelli del Super Nintendo, di giochi, mi hanno abbandonato alla fine dell’estate del 1995, tramutandosi in un ricco buono acquisto per passare alla generazione successiva. E allora è partita la recompera di Moratiana memoria. L’attenzione, per motivi puramente estetici, è dedicata principalmente alle edizioni giapponesi per Super Famicom. Se avete Pop’n Twinbee e non sapete che farvene, chiamatemi (ore pasti).

(In alto: Super Mario World, Nintendo – 1990)

Rispondi