Con il GameCube si celebra la mia passione per il modo di fare videogiochi di Nintendo come mai prima d’ora. Per una serie di motivazioni che vanno al di là dei meriti del cubo viola (o arancione, o nero, o turchese…). La scintilla del Super Nintendo, il fuoco del Nintendo 64, non avevano avuto la possibilità di cibarsi del carburante che rappresenta NRU, Nintendo la Rivista Ufficiale.
Un po’ perché arriva allo scoccare dei vent’anni (ventuno, a dire il vero), un po’ perché da dentro le pagine di NRU viviamo ogni singola fase dell’esistenza, tribolata ma spettacolare, del GameCube e di un’epoca comunque più che florida per la qualità dei giochi di Nintendo… e sarà anche perché è in quel momento storico che capisco che i videogiochi sono diventati ciò che vivo e respiro per la maggior parte del mio tempo. Tutto questo rende il mio rapporto con il GameCube unico e, suppongo, irripetibile. Come i vent’anni, appunto.
(In alto: Super Mario Sunshine, in una versione preliminare, Nintendo – 2002)