Lost Planet 2 e Dead Rising 2, ovvero Capcom all’X10, il ritorno dell’evento monomarca che piace tanto a quelli che ci piace l’Xbox 360. Per l’occasione Capcom ha portato in forma giocabile Dead Rising 2, quello che teoricamente butta davvero male perché lo stanno facendo cinque mammalucchi a caso. E per l’occasione ha pure parlato di Dead Rising 2: Case Zero. No, non è la conversione-palta per Wii o DS (!), ma semplicemente una sorta di prologo da scaricare da Xbox Live prima della pubblicazione del gioco. Che è prevista per il 3 settembre in Europa, a quattro anni precisi dal lancio del primo capitolo (diavoli santi, già quattro anni?!). Lost Planet 2, invece, planerà ricco di mostri con le bolle il 18 maggio. Quindi all’incirca dopodomani. Ma ora spazio alle immagini e ai comunicati stampa.
Categoria: Videogiochi
Area21: Lemmings (Amiga)
Dopo tanto tempo, dopo tribunali, piazze e paparazzi, torna a scorrere possente l’amore tra Zave’s e Area21. Il solito, imperturbabile, probabilmente fake-di-se-stesso NO1 firma anche la recensione di Lemmings, quello per Amiga. Ma ricordate! Andate a spupazzarvi l’intero archivio di Area21.it, che è una roba tipo pazzesca! Non ci starete più dentrissimo!
Scrivere venti recensioni di uno stesso gioco, per diversi formati, non è una bella esperienza da fare. Prodotto per tutte le piattaforme immaginabili fino alla calcolatrice solare, il primo Lemmings rappresenta però il classico caso di genialità semplice, che per esempio non comporta cambiamenti concreti nel passaggio dalla versione per PC a quella per Game Gear. Per una volta, quindi, ci salviamo dalla maledizione del multiformato.
In ogni variante di questo celebre puzzle game ci ritroviamo a guidare una piccola compagnia di roditori (Lemming – Rattus Norvegicus – noto per la sua tendenza al suicidio di massa via tuffo da scogliera) attraverso paesaggi pieni di pericoli, cercando di assicurare la salvezza della maggior parte del gruppo di suicidi. E fino a qui è ovvio che un concetto così semplice rimanga sempre inalterato, qualsiasi sia la versione considerata. In Lemmings, però, il minimalismo della grafica ha fatto sì che alla fine non ci sia nemmeno una grossa differenza estetica fra le edizioni dedicate alle macchine dei primi anni novanta. Al di là dell’idea di fondo e dell’estetica, a dire la verità, un piccolo gap non poteva non venire fuori, ed era quello legato alla quota di comandi a disposizione di un Amiga o di un PC, rispetto a quelli concessi a una console (le macchine Sega e Nintendo non avevano dalla loro mouse e tastiera, nel 99% dei casi), il che lasciava solo alla buona volontà delle softco la possibilità di compensare, via joypad, gli eventuali intoppi. Compensazione che, comunque, è stata quasi sempre assicurata senza tanti problemi.
Da ieri è disponibile la versione demo di Sonic & Sega All-Stars Racing, almeno per Xbox 360. Tentativo numero seicentododici di copiare con successo (almeno alla cassa) la formula di Super Mario Kart, è la seconda volta che Sega ci prova, ma dalla prima (Sonic Drift) sono passate due ere geologiche e una glaciazione. Oltre a ventotto governi italiani.
Però Sonic Drift aveva qualcosa che questo Sonic Sega All-Stars Racing pare non avere, per motivi congeniti: la coerenza stilistica e la compattezza, per così dire. Magari alla fine della fiera funzionerà meglio così, ma già l’introduzione in CG del gioco in uscita a fine febbraio lascia presagire che sarà un’insalatona di facce, modi, nomi e fatti. Si può davvero sopportare lo stridolio mentale che scatta quando vedi Ryo di Shenmue affiancare Knuckles? E’ legale prevedere che il tizio di Jet Set Radio Future corra gomito a gomito con Alex Kidd? Dai oh, sembra una di quelle fan-fic in cui Shrek limona con Sonic e poi piangono guardando Harry Potter che cucina il pane nudo (immagine esplicativa del bordello appena dopo il “Read More”).
Arcadia: Raiden
Arcadia è la serie di stravolgenti post che collega nostalgia e senso dell’inutilità: un vecchio gioco “da bar” e il luogo in cui è stato provato con più amore e frequenza. Per le puntate precedenti cliccate qui.
Allora, per questa volta ci ripetiamo e rimaniamo a Vimodrone. Anche perché saranno almeno tre o quattro i luoghi Arcadici amorevolmente legati al capoluogo di provincia (provincia di Vimodrone, ovvio), quindi meglio sbolognarne fuori subito un altro. E quest’altro finisce nel registro delle rimembranze proprio per uno sputo. Parliamo di un baretto all’apparenza nuovo, ma dalla frequentazione talmente trasversale da non poter essere catalogato né come “locale malfamato”, né tanomeno poteva ambire a ritrovo parrocchiale. Un’inutilità completa, insomma. Resa meno tale solo perché c’erano dentro un paio di giochi che altrove non si trovavano, non so se per scelta del gestore (no) o per scelta di quello che gli noleggiava i cabinati (questa è più probabile). O forse per il semplice motivo che ci andavo/andavamo a spendere delle monete e quindi credeva di aver azzeccato le schede giuste. Che, per la precisione, rispondevano al nome di: Truxton e Raiden.
Erano anche loro figli di Dio!
Gli ultimi giochi pubblicati da Electronic Arts secondo il sito ufficiale: Dante’s Inferno, The Saboteur, Need for Speed Shift, Mass Effect 2, Army of Two 40th Day, a cui vanno aggiunte le classiche espansioni per The Sims 3, roba simile per Battle Forge e via di questo passo. Ora, togliendo The Saboteur, non è che si intravveda lì dentro chissà quale interessante progetto caratterizzato da scelte stilistiche e di immaginario un filo diverse dal solito. Dante’s Inferno dite? Per pietà dai.
Ecco, ora invece prendete la sfilza di illustrazioni scovate sul web negli ultimi giorni e fate il confronto. Una sequela di progetti che forse non vedranno mai la luce o forse sì. Che forse già dopo i primi “pitch” si è capito sarebbero stati azzoppati da meccaniche di gioco blande e poco incisive ma che, perlomeno, avevano (hanno? Avranno?) dalla loro delle idee un po’ meno pre-confezionate di quelle che l’ex leader di settore è solito propinare. Si potrà dire che dopo essersi scottata durante l’annata delle “nuove IP” (Mirror’s Edge e Dead Space, 2008), Electronic Arts abbia tirato nuovamente in barca i remi. Ma invece anche no, perché alla fine entrambi hanno funzionato e non per nulla di entrambi è previsto un seguito. In un mercato sempre più avaro di nuovi eroi (e Brecht non ne sarebbe stato contento), assistere alla prematura scomparsa di giochi che non sono mai stati e che perlomeno concettualmente paiono spesso intriganti, fa un po’ male al cuore. Per la precisione mi sto riferendo alle illustrazioni qua a seguire.
A Heavy Rain’s A-Gonna Fall
Una demo tanto umida da farti correre a prendere un asciugamano e tuffarti in una Ciobar come dio comanda. D’altronde, se la demo è quella di Heavy Rain, non è che puoi stare lì a lamentarti. Un minuscolo tutorial, due scene di gioco, tre o quattro personaggi presentati e un trailer dopo, è tutto finito.
Certo è che se David Cage e la sua Quantic Dream erano alla ricerca del film interattivo “nuovo formato”, già queste prime minute fasi proposte a gratise hanno lasciato intuire dove vogliano andare a parare. Ma è ancora decisamente troppo poco per capire se la formula possa funzionare al meglio. Di sicuro è interessante e alcune scelte anche intelligenti. Non che sia tutto lampante fin da subito: la sezione “tutorial” fa storcere un po’ il naso. Sequenze di pulsanti da tenere premuti per far si che il detective privato sovrappeso e asmatico (tale Shelby) si districhi tra un cassonetto della spazzatura e riesca a raggiungere il suo inalatore, regalandosi un bel “Continue?” nel problematico gioco della vita (questa era bellissima oh). La sensazione è che sia una sorta di Resident Evil 4 all’ennesima potenza, con una possente spruzzata di Killer7. Del primo riprende l’interazione sperimentata durante le scene d’azione, quelle proprio impastate di quick-time event come se piovessero. Del secondo, invece, l’utilizzo di un pulsante da tenere premuto per far procedere il personaggio (a cui, grazie al cielo, aggiunge una certa dose di libertà di movimento, piuttosto che affidarsi ai binari preconfenzionati).
Outcast #4: violenze domestiche
Gioperpa ha finito di sputare sudore sul quarto episodio di Outcast, che segue di circa undici mesi e tre settimane quello precedente. Perché già se ci pagassero lavoreremmo male, ma pure aggratis… Il calcolo viene facile. Dovrei scrivere qua tipo l’elenco principale degli argomenti, ma è proprio una giornata bigia e grigia e poi lo ha fatto il capo molto meglio. Quindi andate di là e leggete, se volete. Giusto per fornire qualche indicazione di massima: Bayonetta, David Cage muori, il Wii ci piace-no-aspetta-forse-no, Babich fa il Sega Megadrive. Bene, evviva, ora scaricatevi il file .mp3 oppure abbonatevi seguendo i link all’altra pagina già collegata sopra.
Comunicato stampa ufficiale di AIOMI. Copio e incollo:
Venerdì 22 gennaio 2010 è stato fatto un passo unico nella storia videoludica italiana. Presso l’Aula Polifunzionale di Palazzo Chigi, sede del Governo Italiano, è stato presentato il primo Rapporto sull’Industria Videoludica del Gruppo di Filiera dei Produttori Italiani di Videogiochi di Assoknowledge.
Inutile sottolineare quanto sia importante per gli addetti ai lavori e per il settore in toto, aver avuto la possibilità di mostrare lo status delle aziende italiane al cospetto del Ministro delle Politiche Giovanili On. Giorgia Meloni.
Dopo aver preso visione del rapporto, l’On. Meloni ha dichiarato che le istituzioni sono state poco presenti nei confronti del Videogioco ma che, da adesso, si impegneranno per dare il giusto supporto anche a questo settore.
L’On. Meloni si è inoltre proposta come tramite con il Governo in senso più ampio, facendosi addirittura garante di una maggiore attenzione verso il medium videoludico, soprattutto con l’idea di incentivare la produzione italiana.
“Sarebbe bello“, ha aggiunto il Ministro, “commemorare i 150 anni dall’Unità d’Italia con un videogioco, ovviamente realizzato in Italia“. L’illustre chairman dell’evento è stato Roberto Genovesi, consigliere dell’On. Meloni nonché Direttore artistico di Cartoons On the Bay.
I relatori dell’evento sono stati Raoul Carbone, il Presidente della Filiera, Paola Frignani (Milestone), che ha esposto i dati del rapporto, e Laura Deitinger, Presidente di Assoknowledge. Il Rapporto, redatto da AIOMI sulla base dei dati forniti da Nielsen, ha avuto il patrocinio del Governo ed è scaricabile dall’Home Page o all’interno della sezione Documenti.
Aggiornamento: ora con più immagini ufficiali!
Va bene, ora parliamo di Sonic the Hedgehog 4. Ho preso un caffé, sono andato alla toilette (la gente di classe va alla toilette), ho scelto un disco e ora parliamo di Sonic the Hedgehog 4. Mi viene facile credere che il 90% della gente che legge questo blog sappia già tutto di quello che è stato reso noto questa mattina da Sega: “Sonic ritorna alle origini”, “gioco 2D con elementi 3D”, “episodico”, “XBLA, PSN, WiiWare [+ future edizioni iPod/Phone/Pad/mobile in generale]”, “luglio 2010”. Ci siamo, ora ne parliamo però.