Domani sarebbe bello scrivere qualcosa sui Beatles. Qualcosa di poco stupido, almeno un po’ sentimentale e vagamente dotato di senso, nonostante la presenza-assenza di Babich incuta timore come un Pedobear in gita scolastica. Quindi, se proprio si deve fare qualcosa per quell’altro 09.09.09, quello che in una dimensione parallela sta assistendo al lancio del Dreamcast 2, allora meglio che succeda oggi. Perché il Dreamcast, quello uno, quello vecchio, di certo non merita più trombe e coriandoli della riedizione della discografia dei quattro di Liverpool e del relativo The Beatles: Rock Band.
Categoria: Videogiochi
FIFA 10: pack di riflessioni
Il sito ufficiale ha svelato il “pack”. Non la copertina, non l’illustrazione di copertina, ma il “pack”. Cioè la confezione, che poi in realtà è l’illustrazione di copertina e non tutto il “pack”, volendo fare i sofisticati spacca palle. Ma dato che da queste parti (Italia) si parla solo la lingua d’albione e soprattutto la si parla bene, allora Electronic Arts ha pubblicato l’immagine del “pack” di FIFA 10. Sì sì, per davvero, lo ha pubblicato, non lo ha rilasciato. Così come, spero, non rilascerà alcun gioco dallo stesso nome il prossimo 2 ottobre, nonostante il fervore con cui la gente pagata tre Euro su Internet si ostini a sostenere il contrario. Anche perché, pensa te, pure i PR sono convinti che i giochi (o le immagini) vengano rilasciati. E Soffiantini trema.
Shadow Complex (XBLA)
Tra vent’anni nessuno ricorderà Shadow Complex infilandone un pezzo di codice sotto una cupolina di vetro in salotto o facendosi fotografare di fianco a un vetusto televisore al plasma che ospita la dashboard di Xbox 360. Eppure il gioco di Chair/Epic Games è a modo suo il martello che abbatte un muro, meno interessante di quello che gli impegnatissimi magùt avevano tirato su a Berlino, ma nondimeno un muro. Quello che separava chiaramente il gioco da scaffale da quello scaricabile: il primo era grande, grosso, caratterizzato da un budget e quindi da una produzione che il secondo poteva solo sognarsi.
La mia vita a NRU-state [3]
Intro: terzo appuntamento con “la grande enciclopedia del Nintendo la Rivista Ufficiale”. Per le altre puntate cliccate qui.
Ho appena visto “Nuovo Cinema Paradiso”, per la prima volta con una certa coscienza. Che è un overdose semi-letale di tristezza canaglia. La mia metà è partita per qualche giorno di mare extra, quindi niente coccola party1. Ho messo sù pure “Disintegration” e sto per scrivere dei bei tempi di NRU. Quindi se non mi ammazzo entro ‘sta notte, è una bella prova di coraggio (o di incoscienza). E se numerosi sono stati gli occhi gonfi di chi mi ha riferito che le puntate precedenti erano troppo spezzacuore, non oso immaginare cosa potrebbe venirne fuori ora che la scrittura parte da un bello strato di malinconia-portami-via.
Inebetito di fronte a “Dear Prudence”, mi sono rifatto la solita domanda: “perché The Beatles: Rock Band è così sexy?”. Perché, insomma, ho voglia di comprarlo? Per la musica, per le canzoni? Sì, certo, palese. E allora quali sono i meriti di un gioco musicale come quello do Harmonix o, per quel che cambia, di Neversoft/Activision? Nessuno? La semplice scelta della scaletta e quindi l’abilità nell’isolare i pezzi più famosi/”giocabili” e lasciare ai markettari l’onere di discutere con le etichette discografiche? Insomma: Guitar Hero e Rock Band fanno i soldi grazie alla gente che fa firmare i contratti e tanti saluti? No, naturalmente non solo, ma l’argomento è talmente sugoso che non vorrei bruciarmelo subito, quindi me lo tengo caro per un futuro post. Oggi lo spazio è per: quello che Guitar Hero e Rock Band fanno di sbagliato, ovvero sia, quello che non fanno.
Heart-Shaped Box
Il cuore di un ex adolescente piange: com’è possibile che lui, il Messia, l’inarrivabile, il cucciolone dal grilletto caldo… lui, che per noi si è ucciso e non è nemanco resuscitato tre giorni dopo… lui, che per odio del muzic biznezz si aprì da qui a lì (aveva forse aiutato essere fatto di eroina come una pigna)… com’è possibile che venga sfruttato in maniera tanto bieca, proprio per la sua sola immagine, come una gigantesca maglietta virtuale che verrà venduta in tutto il mondo ancora una volta? Ah, me lasso!
Il cuore di uno che si avvia ai trenta e prova a lasciarsi alle spalle gli anni novanta, invece, si domanda solo: cos’è cambiato negli ultimi anni in materia di diritti per i Nirvana? Da Motorstorm ai giochi musicali, da altri videogiochi di guida alla comparsata in pelle virtuale e poligoni ossei di Cobain in Guitar Hero 5. Prima nulla, poi tutto. Il semplice successo (che va scemando?) dei vari Guitar Hero & Co. non è sufficiente a spiegare il fenomeno, considerata la molteplice presenza di brani del fu-gruppo di Aberdeen/Seattle un po’ ovunque.
PES 2010: fatti e situazioni
Questo è un blog che si vende per poco. Venti Euro al giorno, se qualcuno è disposto a metterli. In attesa dell’investimento, do retta alla regola della domanda e dell’offerta, così abilmente messa in musica dagli Hives anni fa. E se la gente vuole Pro Evolution Soccer 2010, che Pro Evolution Soccer 2010 sia. Cliccate qui per scaricare la versione preview. No dai, che poi a William esplode il cuore.
Facciamo invece finta di non sapere che a Cernusco sul Nairobi sia arrivata la suddetta versione preview. Facciamo anche finta che domani non vada apposta a farmi offrire un caffé per giocarci. E facciamo invece vero che ora prendo le ultime immagini distribuite (o “rilasciate”, come dicono le bestie da soma) e le strizzo fino a tirarci fuori delle informazioni supposte.
PES 2010: la copertina…
…ma non quella giusta, quella con Capitan Antonio. Però era bella da mettere e il post di oggi tarda a farsi vedere, quindi si tampona.
Qui c’è quella PlayStation 3, con il nuovo logo e il bannerino ammodernato.
La mia vita a NRU-state [2]
Intro: secondo appuntamento con “la grande enciclopedia del Nintendo la Rivista Ufficiale”. Per la prima puntata, cliccate qui.
Nintendo la Rivista Ufficiale #2 (luglio 2002)
Secondo e terzo numero di NRU. Non sta nascendo un tunnel degli orrori in cui dedicare spazio e antri ragnatelosi a ogni santissimo numero della rivista fino a un anno fa (insomma, da quando mi sono levato), è solo che i primi numeri sono importanti. E poi è solo che la nostalgia canaglissima fa effetto tanto più ti allontani nel tempo e quindi i primi numeri sono i più intriganti. Sta di fatto che nel numero due di Nintendo la Regolata Ufficiale c’era roba interessante, barra carina, barra divertente di cui scrivere. O giù di lì…
Realizzato con tempi finalmente umani, il secondo numero arriva con l’E3 in quasi-svolgimento a Los Angeles (ai tempi era occupazione del Trust), il GameCube nei negozi da una manciata di giorni e ancora idee fumose riguardo all’eventuale apprezzamento della rivista (o della console) da parte del pubblico. Con NRU #2 prende il via una tradizione che, drammaticamente, verrà trascinata per mesi e mesi, addirittura anni direi: la foto dei tre di redazione in pose equivocabili. Manca solo il Trust di cui sopra. Perché lui non vuole farsi fotografare, sciccherie di un sociopatico molto più avanti di me già al tempo. Il brutto, oltre alla foto in sé, è anche che lo scatto si inizia a pensare (più dai numeri successivi al secondo, che a questo) come in linea al gioco di copertina. Poi peggiorerà ancora, arrivando a dare dei ruoli: Ugo/Boo, nelle foto, fa il cattivo rompiballe, io l’inutile buonista o comunque neutro. Annina ci mette la presenza femminile che comunque schifo non fa. Ci sono nutriti dubbi sul fatto che qualche lettore si sia mai accorto di tutto questo magheggio dietro alle discutibili pose. Per dirne una: nel secondo numero teoricamente siamo messi a “N”, di Nintendo. Una mezza chiavica in effetti.