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You’ve got your problems, I’ve got my…

Weezer - The 8-bit Album
Weezer - The 8-bit Album

“Do you remember that dream you had, where the sound chips from the beloved games consoles of your youth all got together and formed a Weezer tribute band? Yeah? No? OK. That dream is about to come true whether you had it or not.” (The Pterodactyl Team)

This one goes out to the one che fa roba di questo tipo, ovvero Fabietto. Anche un po’ Flavietto (Flx), ma dubito che segua questo già straordinario blog, quindi nulla. Insomma, in una due-giorni di ascolto ripetuto e piuttosto goduto dei Weezer (ché ogni tanto succede di impuntarsi nuovamente su di un’intera discografia per qualche giorno, come già detto), succede anche di ritrovarsi improvvisamente di fronte a uno di quegli esperimenti da splendidi sfigati che è la… micro music? Micro Computer Music? Se Fabio sa la nomenclatura esatta (e la sa), che parli ora o taccia almeno fino alla fine di una delle tracce che trovate gratuitamente qua. Una sorta di raccolta, un “del meglio del nostro meglio” dei Weezer, assemblata e riletta in chiave retro-videogiocosa da un po’ di gente (in apertura di post: “In the Garage”, da “Weezer” – 1994). Non è che sia tutto luccicante d’oro, ma insomma, c’è del bello qua e là. Oggi si parte per le vacanze, quindi probabilmente sarà tutto un “post veloci” tipo le Spigolature de La Settimana Enigmistica. D’altronde è gratis anche il blog, e poi sento dentro molto forte che Travolta può darmi ulteriori soddisfazioni.

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Come salirsi l’imparamento

Julian “Paul” Plenti è doppio protagonista nel primo video tratto da una canzone (“Games for Days”) di “Julian Plenti is… Skyscraper”. Bello il video, bella la canzone, economico il disco, che trovate in download su Amazon.com a meno di 3 Euro. Qui il link, enjoy the music. Qui la recensione del disco pubblicata pochi giorni fa. Qui l’amore.

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Quella muta di cani impazziti

Weezer e Muppets, dei grandi bei buffoni. Loro.
Weezer e Muppets, dei grandi bei buffoni. Loro.

In Italia, ma forse nell’intero pianeta, non serve saper fare le cose per farle. Basta farle. E la semplice condizione di averle fatte giustifica una valanga di gente nel momento in cui si autodefinisce abile, arruolata e capace. E’ con vivo disappunto e un misto di “madonna santa che schifo” che registro l’ennesima brutta faccenda. Ma, d’altronde, la storia insegna e magari, a dio piacendo, tornerà a raccontare qualcosa di davvero gagliardo a breve. Nel senso che, magari, a breve, cadrà un bel masso in testa a questi poveracci.
Il post è inutile, ok. Ma d’altronde o così, o Pomì. Dove con “Pomì” si intende uno spataffio di ennemila caratteri di rantolio infastidito e inacidito. Che comunque spero ardentemente di portare a compimento prima o poi. Intanto, e per fortuna, oggi la giornata è completamente salva grazie all’installazione in ufficio di un hard disk-one esterno con un centinaio di giga di musica e il lancio dell’intera discografia dei Weezer tutta bella di fila. Che oltretutto è la colonna sonora migliore per tanta, ridicolissima, miseria.
Miseria che, peraltro, può essere di un qualche interesse (scatologico, certo) a chiunque abbia bazzicato i luoghi per qualche periodo, breve o lungo che sia. Quindi via, divertitevi.

P.S. Davvero, il post è ignobile. Si spera in qualcosa di meglio e con dell’interesse per più di cinque persone domani.

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Su gentile richiesta: Pearl Jam

Pearl Jam: Holiday Fan Club Single 2008
Pearl Jam: Holiday Fan Club Single 2008

Per il Gruspola e solo per il Gruspola. Ma anche per chiunque altro voglia approfittarne, inclusi tutti i detentori dei diritti che possono voler farmi causa. Quelle qua sopra sono le due canzoni del singolo natalizio dei Pearl Jam del 2008. Il lato A (“Santa Cruz” – la prima in alto) ha una certa qualche attinenza con lo spirito yeh yeh yeh di “The Fixer” e quindi ha senso ascoltarla proprio ora. La B-side, “Golden State”, accreditata a un bel Signor Nessuno (“J. Doe” sul fronte del 45 giri), è l’eventuale residuato di una delle settemila collaborazioni di Vedder con qualcuno/qualcosa. Forse. Fine promo.

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In battaglia col cotton fioc

Battle for the Sun (Placebo, 2009)
Battle for the Sun (Placebo, 2009)

Una guerra non è guerra senza i morti. E la battaglia dei Placebo è del tutto priva di sangue, nessun lago di plasma. C’è tanta testa, ma poco istinto brutale, quella stessa tendenza alla violenta depressione, alla cavalcata lancinante che ha reso “Without You I’m Nothing” una gran cosa e ha glorificato qualche altra singola canzone nella carriera dei tre inglesi.

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Guitar Hero 5: tracklist completa

Anche la roscia scozzese in Guitar Hero 5, ma senza il Butch.
Anche la roscia scozzese in Guitar Hero 5, ma senza il Butch.

Un bel post di servizio per un blog di servizio: le ottanta canzoni che faranno parte di Guitar Hero 5. Del disco di Guitar Hero 5. Tutte selezionabili fin dalla prima partita, grazie al cielo, come la tradizione moderna (da Guitar Hero Metallica) vuole. E, al contrario della tradizione semi-moderna, niente ignobili Negramaro e in generale qualche bella trovata. Come quella di infilarci “Smells Like Teen Spirit”, alla fine ce l’hanno fatta: gioia, tripudio e sbadigli! L’occasione mi è anche gradita per piazzare qua sopra un’immagine della versione elettronica di Shirley Mansion dei Garbage, presente nel gioco. A differenza, purtroppo, del batterista del gruppo, quella nullità di Butch Vig che ha prodotto un paio di dischi da nulla.
A seguire la lista completa, con dei bold di merito e dei corsivi di insulto.

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Pearl Jam – Speed of Sound (Demo)

Pearl Jam - Speed of Sound (Demo)
Pearl Jam - Speed of Sound (Demo)

Per regalare ai fansss una nuova canzone (per quanto in formato demo) dell’imminente “Backspacer” (20 settembre), Vedder e compagnia bella hanno messo in piedi una sorta di veloce semi-giochetto virale. Nove tessere di quello che non è un puzzle, dato che non forma un’immagine unica, sono stati sparsi attraverso altrettanti siti. Cliccando sulla tessera si ritorna alla pagina del sito ufficiale che, al compimento del nono clic, permette di scaricare “Speed of Sound – Unreleased EV Demo”. Potete fiondarvi al suddetto sito, leggervi i commenti a pié di pagina e quindi rintracciare facilmente tutti i pezzi. Oppure potete far partire l’mp3 allegato a questo post e tanti saluti. Nulla d’imperdibile comunque, perlomeno non in questo formato demo. Si torna a Shatter.

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Julian Banks in: grattacielo con vista

Julian Plenti is... Skyscraper (Julian Plenti)
Julian Plenti is... Skyscraper (Julian Plenti)

Julian Plenti potreste conoscerlo anche se non sapete di conoscerlo. E’ uno di quei nomi fittizi per far finta di non esistere o di non contare una fava, insomma: per lanciarsi senza troppe aspettative. Un po’ come il Grohl dei Foo Fighters, anche se poi il travestimento dura sei minuti e quindi tanti saluti. Julian Plenti è Paul Banks, voce tendenzialmente inconfondibile degli Interpol e a fine agosto pubblica il suo disco solista “Julian Plenti is… Skyscraper”. Il fantastico mondo dell’Internet ha però già cominciato la distribuzione elettronica e vagamente illegale dell’album.
A prima botta: dopo tre o quattro ascolti (gli undici pezzi fermano il cronometro dopo meno di 40 minuti) la sensazione non è troppo dissimile, per tipologia, da quella che lasciava “The Eraser” di Thom Yorke ormai… uhm, tre anni fa. Una versione spogliarello della musica degli Interpol, con arrangiamenti sempre meno ricchi, alcune atmosfere più pericolose se allestite dal gruppo di New York e un po’ di voglia di mettersi lì e fare qualche canzoncina giusto per farla.

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Melinda: dove vuoi tablare oggi?

    Costoso, troppo costoso: iTunes prova a migliorare?
Costoso, troppo costoso: iTunes prova a migliorare?

Il problema col digital delivery è che ti fregano i soldi nella stragrande maggioranza dei casi. Quando non succede è perché si parla di digital delivery al… mmm… 100%? Facciamo che mi spiego: il digital delivery di una faccenda che già poteva essere “deliverata” in altra maniera è di solito una violenza con le schegge di legno. Il download previo acquisto di qualcos’altro che invece esiste solo in funzione della possibilità di distribuirlo digitalmente, funziona già meglio. Due esempi per volerci bene: digitale con stupro è iTunes e buona parte dei giochi nuovi “che contano” su Steam ; digitale che gli vogliamo bene è buona parte dell’offerta Xbox Live Arcade, PlayStation Network e WiiWare.

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