Sì be’, lo slogan era carino. E pure la maglietta del Neo Geo Pocket che mi aveva portato da Londra (credo, o era un’E3?) Solettibus nostro. Serve giusto per lanciare la nuova Figata Spaziante, che non è proprio spaziantissima, però almeno “molto caruccia” sì, dai. Trattasi di un’illustrazione realizzata da Kinu Nishimura di Capcom, dedicata a quel bellissimo universo mash-up che è (era) Capcom Vs. SNK. Arriva da Tiny Cartridge (il solito bel clic per l’immagine integrale).
Categoria: Figate spazianti
Sempre da TinyCartridge.com, un’altra di quelle belle illustrazioni che fanno tanto medioevo dei videogiochi. Il periodo del fascino e del dolore. Firmata da Omar Dogan, questo operina dedicata a Ibuki e Makoto (recentemente annunciate nel roster di Super Street Fighter IV) saprà farsi ben volere dopo un clic.
Figata Spaziante: Daft Caffé
Per celebrara la Giornata Nazionale dell’Allegria nel Mondo, aggiungo una figata spaziante che è, per l’appunto, una Figata Spaziante. Gente con l’artismo dentro, fuori e tutto attorno. Dagli in mano la carta di una caramella e ti farà cose per cui ti dispiace inquinargli l’aria quando esci di casa (ah, come sempre ci dovete fare un clic sopra.
Sono già pronto a raccontarlo ai miei figli, ah! Che domenica! Segna addirittura Amauri, uno dei suoi goal. E dopo la rete ritrova convinzione e torna a essere per un tempo intero un giocatore di calcio (poi viene sostituito). Sembra meno pesante pure Diego, che regala un assist di classe a Del Piero. Del Piero che parte male e poi è un continuo crescendo. Sissoko a sprazzi, Caceres idem, Zebina mele (male+bene). Buffon: per la legge dei grandi numeri è una benedizione la papera, non dovrebbe farla ai Mondiali così. Attenzione però: il primo commento va lasciato libero al Dr. Manate per una sapida battuta sul rigore che non c’era. Vai Manate, è tutto tuo.
Avete presente l’Intervallo? Le immagini con le pecore in sardegna e via andando? Ecco, questa è “Giappone anni ’80”. Arriva da Tiny Cartridge, segnalazione dello Shrapnel, ed in realtà si chiama “Famicom Age”, autore: Mochizuki Gohei. Ed è bellebellabella in modo assurdo (ovviamente per vincerla dovete cliccarci sopra).
Non ho mai giocato per davvero a Mother. O a Earthbound. O a Star Tropics, che non c’entra, ma c’entra sempre. Però questo è un gran bel pezzo di illustrazione. Non abbastanza “gran” per diventare un wallpaper, ma avevo lo stesso voglia di condividerlo con il popolo dell’Internet. Buona condivisione quindi (fate clic sull’immagine sennò non serve a nulla).
Stiamo aspettando che il collegamento prenda un via utile, ovvero stiamo per registrare la nuova puntata dell’Outcast. Ma nel frattempo sono successe due cose belle e ho il dubbio su quale delle due debba vincersi la palma dorata. Quindi sottopongo entrambe le Figate Spazianti.
La prima è quella che segue:
Ed è un brano di Andrea Babich, meglio noto al grande pubblico come Andrea Babich. Già autore di altre canzonette, tra cui quelle a tema videogiocoso e marioso, molto natalizie, molto ti sarò devoto. Questa è tutta per il Sega Megadrive, per una tizia nuda, per l’eventuale Sega, Megadrive. Molto ottima secondo me.
La seconda invece è questa qua:
Ed è Eddie “se solo fossi omosessuato” Vedder che canta “My City in Ruins” di Bruce Springsteen. All’epoca proposta quale risposta piena di stars&stripes all’attacco del 9-11, oggi rivista e regalata alla popolazione devastata di Haiti. Potete comprarla sia su iTunes che sul sito ufficiale dei Pearl Jam e i proventi finiranno ovviamente in buone mani.
Io voto per un pari merito. Voi potete votare qua sotto.