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Variopinto Videogiochi

Warren Spector, Mondadori e Pippo Zombie

Warren Spector e il suo progetto Epic Mickey.
Warren Spector e il suo progetto "Epic Mickey".

Da quando le linee guida statunitensi hanno imposto agli sceneggiatori Disney italiani di nascondere la carabina caricata a sale di Zio Paperone, le cose non sono più state le stesse. Il fatto che, poi, stessi personalmente entrando nella zona tra l’adolescenza e i vent’anni è solo un accidentale evento che non può e, orsù, non va profilato come causa della disaffezione verso il mondo di Paperi & Topi. Ma solo come eventuale sintomo. Poi, insomma, c’è sempre la storia per cui Cavazzano tiene una certa età e anche meno voglia, suppongo, per cui l’inferno di monetine del deposito PdP, che un tempo venivano tutte disegnate, una per una, nell’epoca post-modernissima diventa un mare giallo con giusto una “tornata” di monete arricchite da bordo, fronte e quant’altro. L’altro dramma è che non c’è più gente che sa scrivere, ma poi, oh che palle, si torna sempre al “si stava meglio quando si stava nella vecchia Paperopoli”, per cui mi annoio da solo.

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Musica

Julian Banks in: grattacielo con vista

Julian Plenti is... Skyscraper (Julian Plenti)
Julian Plenti is... Skyscraper (Julian Plenti)

Julian Plenti potreste conoscerlo anche se non sapete di conoscerlo. E’ uno di quei nomi fittizi per far finta di non esistere o di non contare una fava, insomma: per lanciarsi senza troppe aspettative. Un po’ come il Grohl dei Foo Fighters, anche se poi il travestimento dura sei minuti e quindi tanti saluti. Julian Plenti è Paul Banks, voce tendenzialmente inconfondibile degli Interpol e a fine agosto pubblica il suo disco solista “Julian Plenti is… Skyscraper”. Il fantastico mondo dell’Internet ha però già cominciato la distribuzione elettronica e vagamente illegale dell’album.
A prima botta: dopo tre o quattro ascolti (gli undici pezzi fermano il cronometro dopo meno di 40 minuti) la sensazione non è troppo dissimile, per tipologia, da quella che lasciava “The Eraser” di Thom Yorke ormai… uhm, tre anni fa. Una versione spogliarello della musica degli Interpol, con arrangiamenti sempre meno ricchi, alcune atmosfere più pericolose se allestite dal gruppo di New York e un po’ di voglia di mettersi lì e fare qualche canzoncina giusto per farla.

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Giornate

Social Network della Madunina

Il messaggio è chiaro: "con ATM si scopa!".
Il messaggio è chiaro: "con ATM si scopa!".

Sono un ragazzo fortunato, perché mi hanno regalato un sogno: incontrare gente a Milano senza dovermi accampare ai Navigli. Dopo un mese e passa di vita pubblica (sui mezzi pubblici) è ora di fare un po’ il resoconto. Ogni giorno vivo appieno nella straordinaria intelaiatura di uno strepitoso social network: attraverso tre portali accetto una valanga di richieste d’amicizia, tranne poi doverle tramutare in minacce di odio sempiterno appena mi ricordo di essere un sociopatico. Ascolto anche un botto di musica, ma purtroppo non pubblico alcun link sulla bacheca considerata la natura “chiusa e iperchiusa” delle cuffie arrivate proprio all’inizio del mese.
E spesso c’è da ridire con chi dovrebbe mantenere in buono stato il servizio, che oltretutto pago, a differenza del finto mondo digitale tutto chiacchiere e distintivo. Andiamo con ordine.

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Videogiochi

Area.21: Cool Spot (Virgin – Megadrive)

Cool Spot (Virgin, MD)
Cool Spot (Virgin, MD)

Cool Spot, chiamato così perché in realtà è un disco rosso con occhiali da sole da fico (a parte rappresentare il logo della 7 Up, bevanda molto più diffusa negli States che da noi), ha di recente scoperto che tutti i suoi amici sono scomparsi, non per improvvisa chiamata alle armi o per influenza suina, ma perché sono stati rapiti e ora si ritrovano segregati in posti difficili da trovare e pattugliati da creature nemiche dei dischi rossi! Cool Spot viaggia quindi per cantine, spiagge e porticcioli californiani alla ricerca dei suoi improbabili compagni di bevute, il che comporta ovviamente perlustrazioni e acrobazie attraverso livelli ricchi di piattaforme e baratri, alla contemporanea conquista dei punti bonus necessari per aprire le gabbie anti-disco.

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Musica

Melinda: dove vuoi tablare oggi?

    Costoso, troppo costoso: iTunes prova a migliorare?
Costoso, troppo costoso: iTunes prova a migliorare?

Il problema col digital delivery è che ti fregano i soldi nella stragrande maggioranza dei casi. Quando non succede è perché si parla di digital delivery al… mmm… 100%? Facciamo che mi spiego: il digital delivery di una faccenda che già poteva essere “deliverata” in altra maniera è di solito una violenza con le schegge di legno. Il download previo acquisto di qualcos’altro che invece esiste solo in funzione della possibilità di distribuirlo digitalmente, funziona già meglio. Due esempi per volerci bene: digitale con stupro è iTunes e buona parte dei giochi nuovi “che contano” su Steam ; digitale che gli vogliamo bene è buona parte dell’offerta Xbox Live Arcade, PlayStation Network e WiiWare.

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Musica sport Videogiochi

FIFA 10: Grecia italiana senza feta

"Sono Giorgio, ci dà il gomito al calcio".
"Sono Giorgio, ci dò il gomito al calcio".

Dopo Del Piero, dopo De Rossi: Giorgione “Giorgio” Chiellini. Il roccioso, greco-profilato e a tratti smemorato difensore-reinventato-centrale della peraltro splendida compagine bianconera accompagnerà Ronaldinho sulla copertina della versione italiana di FIFA 10. Un anno pienotto di testimonialanze per i già amabili omini zebrati.
Insomma, l’occasione ci è anche lieta per discutere del dentone magnetico: che è successo a Ronaldinho? Perché è schioppato? Evidentemente, a un certo punto, si è rotto. Ma dove? Come? Perché? E’ successo a Barcellona e nessuna ha avuto il coraggio di dirlo in giro agli amici della stampa e agli amici degli abbonamenti. Lo sapeva la società catalana, lo sapeva Tucanoide quando lo ha comprato. Gli unici a non saperlo, in via ufficiale, sono quelli che riempiono gli stadi e si fissano di fronte alla TV per sventolare allegri le loro sciarpe milanesi. Però è triste eh, oh. E’ triste eh. Oh.
Sì, non c’era molta voglia di post simili, ma era stato fatto per Antonio Del Piero, andava fatto anche per l’omino dalla corsa marmorizzata. Ah, gli Smashing Pumpkins (nella figura dell’unico Lampadina) han tirato fuori una canzone nuova. Si sente malissimo qua. Così, per allungare.

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Musica

Il problema è che non piove

"I like watchin' the puddles gather rain".
"I like watchin' the puddles gather rain".

Il fastidio di ascoltare un solo singolo, cioè una sola canzone. Perché se son stati capaci di mettere assieme solo un pezzo che mi piace, allora non ha molto senso tenerli in giro per iPod e così via. Uno di quei fastidi da integralista che rovinano giornate intere, però, come per tutte le regole, c’è l’eccezione. Che è “No Rain” dei Blind Melon. Sono sicuro che qualcosa di buono, nei pochi dischi disponibili con la formazione vera e propria (pre-schioppamento del Shannon Hoon) ci sia anche, ma non l’ho mai trovato. Però “No Rain” è talmente anni ’90… semplicemente anni ’90, con ancora un po’ di scorie degli ’80, una perfetta canzoncina radio-friendly, sorretta da quella voce che vorrebbe stare bene (essere “sano”), se non fosse che sa già che finirà male. Poi arriva anche la copertina del singolo, con il suo inzuppamento anni ’60 e l’occhio amorevole verso gli America o la Famiglia Bredford, il tutto sorretto dal video.
L’ho anche comprata nello store di Guitar Hero e chiunque abbia mai dato un’occhiata allo store di Guitar Hero sa che è il male digitalizzato, il che la dice lunga. “No Rain”, ci piace.

Info utili:

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Musica TV e cinema

Frittelle robotiche

Mistero, robot, pancakes, luci strobo.
Mistero, robot, pancakes, luci strobo.

Tra gli elementi, le caratteristiche uniche e atrocemente assurde, che rendono imperdibili e amabili (teoricamente) i Daft Punk, c’è l’attenzione per la riservatezza. Non esistono foto e filmati del duo francese da secoli, da prima della pubblicazione di “Homework”, disco di debutto del 1996. Negli ultimi anni sono soliti presentarsi a concerti e trasmissioni (le poche/rare/uniche a cui partecipano) indossando il loro bell’elmetto da robot. Quello che li ha contraddistinti visivamente anche nel periodo “Discovery” e “Human After All”. Dicono che lo fanno perché a parlare dev’essere solo la musica, ed è perlomeno interessante e rispettabile come scelta. 
La novità: da mesi si sa che i Daft Punk realizzeranno la colonna sonora di “Tron Legacy”, il film che funzionerà quale seguito ufficiale del classico degli anni ’80. Daft Punk + “Tron” = vittoria sicura. Fin qui nulla di male, se non che la creazione dell’apposita OST pare abbia messo in sospeso tutti i lavori sul nuovo disco del gruppo, e vabbé. Però poi viene fuori che il regista del film, Joseph Kosinski, abbia voluto ovviamente incontrare i due per discutere della direzione musicale del tutto e… e l’ha fatto in un locale di Los Angeles, organizzando una semplice colazione. Semplice, solo in teoria però, dato che i due si sono presentati anche in questo caso con l’elmetto robotico.
Insomma, inizia a farsi preoccupante la situazione mentale di Homem-Christo e Bangalter. Anche perché, come si chiedono i lettori di BrooklynVegan (magazine online che ha reso nota la faccenda), la domanda nasce spontanea: come diavolo avranno fatto a ingurgitare le frittelle?

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sport

Zlatan Italian Style: 2004-2009

Zlatan "Zlavan" Ibrahimovic: come lo voglio ricordare.
Zlatan "Zlavan" Ibrahimovic: come lo voglio ricordare.

In un’era in cui le mosse di calcio mercato della Juventus erano sconosciute ai più, ovvero quando a muovere i fili c’era il burattinaio pazzo meglio noto come Moggi Luciano, le cose succedevano come d’improvviso. Tutto ad un tratto, come il coro di “T.V.U.M.D.B.”. Tutto ad un tratto è anche arrivato Zlatan Ibrahimovic, assieme a Fabio “Capo del Mondo” Cannavaro, alla fine dei potenziali giorni di contrattazione dell’estate 2004. E fino ad allora Zlatan era un bo’ con un naso da favola. Aveva gonfiato a modo suo la rete che all’inizio della stagione aveva condannato gli azzurri fuori dagli Europei, ma forse era stato un caso. E poi, non diciamo cazzate, era quella vecchia bestia anomala di Trapattoni ad aver ucciso tutto. Comunque arrivò. E io provai a indagare.
Mai, prima di allora, avevo speso tempo e (poche) forze per documentarmi seriamente su di un giocatore che non (cor)rispondesse alla fu-zazzera di Del Piero o allo sguardo gentile e determinato di Zinedine. Ma di Ibrahimovic qualcuno aveva detto grandi cose. Ne erano convinti anche i fan allo stadio (terminale) che lo avevano venerato all’Ajax. Tanto che il lodato mondo della Grande Rete era ricco di filmati amatoriali con le sue cose migliori. Sarà…

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