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Something’s in the Air

Godot e Duckel: il bianco e nero sfina.
Godot e Duckel: il bianco e nero sfina.

Vanno per i quaranta, i due degli Air: Amour, Imagination, Rêve. Nicolas Godin e Monsieur Duckel hanno finito di lavorare al quinto album della loro carriera da poco diventata ultradecennale e non è questo il tempo di tirare i remi in barca. In attesa che qualcuno di più attrezzato metta a disposizione dell’UniversoMondo “Love 2”, ci si può sbizzarrire cercando di intuire dove andranno a parare.
Per amor del fastidio, non dovrebbe rivelarsi un’impresa poi titanica: gli ultimi due album dei parigini (e dintorni) non si sono spostati poi un granché rispetto al punto di partenza, che è poi stato un recupero più accogliente, pre-riscaldato, pop e morbido à la “Moon Safari”

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Variopinto

Patrick Swayze: “ciao mondo!”

Patrick Swayze (1952 - 2009)
Patrick Swayze (1952 - 2009)

L’immagine qua sopra ha un nome che non accetta discussioni: “Patrick Swayze sexy.jpg”. Pure con gli spazi, che saremo anche arrivati a Windows 7, ma uno ancora non c’è abituato. Ecco, definire Patrick Swayze “sexy” nella posa e soprattutto nella capigliatura + mascellazione esibite nello scatto, è molto più che generoso: è anni ’80. Degli anni ’80 Swayze è stato il paladino per un certo periodo e con discreto successo. C’erano lui, Kevin Bacon e altri seicento. Ma lui e Kevin Bacon hanno ballato di più e meglio di altri e se Bacon sembra da tempo la versione in eroina di Axl Rose + Michael Jackson (lineamenti androgini, occasionali smagrezze da tossicismi assortiti), Swayze da oggi sembra solo un po’ meno umano. Dato che… sì, ci siamo giocati pure lui – che personalmente preferisco ricordare per “Point Break”.
Il pensiero corre a Demi Moore e a Ashton Kutcher, che ora vivono nel terrore di vederselo piombare in versione lenzuolata e spiritica ogni notte. E allora giù coi vasetti storti e l’insonnia e una gigantesca simil-zingara afro-americana che poi si farà suora. Ci credo che poi finisci a farti come una scimmia.

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fenomeni parastatali Videogiochi

Fenomeni parastatali: Flowerworks

Puzza in giardino o Flowerworks?
Puzza in giardino o Flowerworks?

La doverosa premessa: forse sarà bellissimo. La probabilità: forse sarà mediocre. La certezza: è un fenomeno parastatale. Il motivo: una sola immagine e va dritto nella nuova e ambitissima categoria. L’immagine è quella qua sopra, che riesce nel difficile tentativo di abbattere un’ulteriore barriera del buon gusto trascinando per le ‘recchie i detestabili nani di gesso nel mondo dei videogiochi. E’ Flowerworks, il Flower senza grafica che vorrebbe essere Fantavision, solo su WiiWare.

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Daft Punk: questione di priorità

Daft Punk @ DJ Hero: come perdere tempo.
Daft Punk @ DJ Hero: come perdere tempo.

Tre dischi. All’incirca tre ore di musica spalmate attraverso tredici anni. Tredici, lunghi, anni e sole tre “uscite” per i Daft Punk. Quando usciva “Homework” (1996), facevo ancora in tempo a prenderlo e prestarlo a qualche compagno di classe sprovveduto. Alla pubblicazione di “Discovery” (2001) vivevo nella casa dell’infanzia ed ero totalmente sprovvisto di contratto, nonché alle prese con il miraggio dell’università. Arrivati a “Human After All” (2005), il mondo mi pareva promettere splendidi lavori a base di scrittine e biglietti per la Champions’ gratuiti. Ora, santiddio, sarà mica venuto il tempo di buttar fuori questo benedetto quarto album? Anche la media dei quattro anni e mezzo è stata rispettata. Abbiate pietà.

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OutcastLive! Non saperne e parlarne

Per festeggiare i Beatles, arriva Outcast.
Per festeggiare i Beatles, arriva Outcast.

Outcast Live: il blog(spot).

Stimolato da un invito e soprattutto dalla sicurezza che il lavoro sporco, noioso e fastidioso lo avrebbe fatto qualcun’altro, ho partecipato a un podcast. O anche: una prova di podcast. Che già il termine podcast mi fa venire l’orticaria, e vabbé, ma in particolar modo mettersi a parlare di fronte a un microfono… Farei un’eccezione per QSVS, ovvio, quello sempre, ma per un podcast? Be’, sta di fatto che è successo. Per nostra fortuna (il gruppo di Outcast consta di tre figure: Andrea Maderna, Lorenzo Antonelli e appunto il qui presente) siamo perlomeno riusciti nell’italica arte di fare quello che non si sa fare – e nonostante il sudore eiettato (suppongo) dal giopep, la registrazione è uno stillicidio di fruscii e dolore sonoro assortito, almeno nella prima parte.
Ah, naturalmente si parla di giochini. E naturalmente questa è da considerarsi una puntata zero/pilota. Altresì vero che qui potete recuperare il file mp3 e qui potete ascoltarlo in streaming.

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Canale La fortuna ti sorride (Wii)

Canale La fortuna ti sorride (Wii).
Canale La fortuna ti sorride (Wii).

Il recente passato è stato avaro per chi ha apprezzato l’idea dei Canali proposta da Nintendo al lancio del suo Wii. Dopo i primi mesi di vita, la frequenza con cui l’etichetta di Kyoto ha regalato nuove proposte ai suoi acquirenti è stata perlomeno discutibile. E dire che l’avvio aveva messo tutti di buon umore, con il lancio a sorpresa del Canale Vota Anche Tu a pochi mesi dalla nascita di un Wii che non aveva ancora strapazzato record e “avversari”. Poi la frenata, con un 2008 che ha annoverato la sola comparsa del Canale Nintendo (quello per artigiani Mii era di fine 2007, vero?). Di questi giorni la discesa in campo del Canale La fortuna ti sorride, un po’ inutile, un po’ curioso il giusto.

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Musica

Avvenimenti cronometrati

The Fixer + Supersonic (Pearl Jam)
The Fixer + Supersonic (Pearl Jam)

Alle tre di mattina la casella della posta può avere qualcosa da sussurrarti all’orecchio. E non è solo un: “ehi, ohi, ma quelli del servizio Ore Sette ti han già portato il Corriere!”. La bella notizia è l’arrivo del primo singolo di “Backspacer” direttamente dal fan club, in tre settimane e un pezzetto, meglio del solito insomma. La semplice idea che arrivi proprio il giorno dopo la discesa digitale dell’intero disco è ancora più morbidosa. Un 45 giri con il suo bel vinilino bianco latte che chiede solo di essere abbracciato e voluto bene.

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Musica

“Backspacer” e le comete notturne

Heavy-rotation dell'hard disk esterno.
Heavy-rotation dell'hard disk esterno.

In un post di tanti blog fa mi lamentavo dell’incessante peggioramento della qualità della vita. Segnale tipico di chi invecchia precocemente. E se allora il male era la morte del momento “esco e mi compro il disco che sto aspettando da un pezzo”, mi accorgo solo ora, all’alba (quasi ci siamo) delle tre e zeroquattro di mattina, che anche il secondo in cui finisce il download non è poi così male.
Alle gitarelle preziose in zona Mariposa, Ricordi e Messaggerie Musicali si sostituiscono le notti e le posizioni del computer e delle stanze che sono state testimoni del sudato lavoro a base di sottrazione digitale indebita. Perfettamente memore della mattina di fine estate di “No Code”, assolutamente lucido nel ridipingermi in testa la folla pre-Natalizia per “Vitalogy”, posso anche posizionare mentalmente il luogo del misfatto in occasione di “Pearl Jam” e tanto più del qui presente “Backspacer”.
Che quindi è nato, gli si vuole già bene e santiddio, se non ci fosse la musica quanto più farebbe schifo ‘sto pianeta? Mi manca solo Lucia qua a fianco, che me la sono scovata pure appassionata di Pearl Jam. Ma dico io, sarà mica il caso di passare a Plafonio? 😛

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Lavoro

Game Pro chiude (Say hello to angels)

L'unica rivista adulta dedicata ai videogiochi chiude.
L'unica rivista adulta dedicata ai videogiochi chiude.

Ho amici che non condividono, mi tacciano di troppa acidità, soprattutto ingiustificata nei modi e nelle maniere. E, perdiana, hanno ragione sui modi: il novantanove per cento delle volte che parlo con qualcuno attraverso questi fantastici mondi digitali appaio come uno Stronzo. Giustamente per altro. Ma va bene così, ormai.
Però sto ascoltando un bel riffettino dei Pearl Jam, del disco che in giro pare quello meno amato. Niente “Backspacer”, solo perché ancora non è disponibile in formato torrenziale. Ma la colonna sonora mi scende lieve tra le zone occipitali, mentre scopro che anche sul forum di GamesVillage.it si sono accorti che Game Pro ha chiuso. Il numero della rivista che sta arrivando in edicola in questi giorni sarà l’ultimo.

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