I dati sono fuori. La settimana che si è chiusa domenica scorsa è stata scandita da Nielsen Soundscan che ha decretato l’unico verdetto decretabile: il dominio non solo incontrastato, ma puranco da record di Michael Jackson nella categoria “Billboard’s Top Pop Catalog Albums”. Nove posizioni su dieci, otto a nome di Jackson, una per l’allegra combriccola dei Jackson Five. La domanda retorica più retorica del mondo della musica, che si era posto anche Zio Lampadina Corgan (“If I were dead/would my records sell?” – “Heavy Metal Machine”, 2000), ha avuto la solita risposta.
In un’altra MJ-related notizia, si scopre tutta la bassezza morale e la grandezza commerciale di AEG, società responsabile della gestione e dell’organizzazione dei 50 concerti del “This is it” tour di Jackson a Londra, probabilmente rinviati al momento in cui la scienza e il vodoo troveranno il modo per rimettere in piedi MJ. Ebbene, AEG ha chiesto a chiunque abbia acquistato un biglietto se vuole indietro i soldi o se invece, perché no?, non preferirebbe lasciare a loro il contante e pupparsi un bel “souvenir ticket”. Una roba tipo un biglietto con ologramma a tiratura limitata e blablabla. Consci di fare piuttosto schifo, i tizi di AEG (nella persona di Randy Phillips, presidente e CEO della società) così si esprimono a riguardo:
“Since he loved his fans in life, it is incumbent upon us to treat them with the same reverence and respect after his death.*“
E ora, la Billboard’s Top Pop Catalog Albums**:
1. Number Ones (Michael Jackson – 108.000 copie)
2. The Essential Michael Jackson (Michael Jackson – 102.000)
3. Thriller (Michael Jackson – 101.000)
4. Off the Wall (Michael Jackson – 33.000)
5. The Ultimate Collection (Jackson 5 – 18.000)
6. Bad (Michael Jackson – 17.000)
7. Dangerous (Michael Jackson – 14.000)
8. Greatest Hits: HIStory – Vol. 1 (Michael Jackson – 12.000)
9. The Ultimate Collection (Michael Jackson – 11.000)
10. Woodstock (OST – 8.000)