Con un titolo così le premesse sono delle peggiori. Il titolo è “Black Gives Way to Blue”, ed è quello che si porterà appresso il primo disco di inediti degli Alice in Chains da quattordici anni a questa parte, quando uscirà sul finire del prossimo settembre. Ma se il nome è tutto da rivedere, è altrettanto sugoso scoprire che settembre va via via diventando il miglior mese dell’anno in quanto a uscite discomusicali: Beastie Boys, Pearl Jam e Alice in Chains. Il dubbio o il pericolo che l’operazione dei resuscitati di Seattle sia solo una triste rincorsa ai tempi che furono è perlomeno messo in discussione dal singolo (“A Looking in View”), liberamente e amabilmente scaricabile dal sito ufficiale: non è la miglior canzone mai scritta dal gruppo, ma ha un senso e ha un bel tiro. Non si svende per sonorità differenti e riprende più o meno quanto sentito tra “Alice in Chains” (si intende il terzo disco, l’omonimo del 1995 e ultimo ufficiale) e i lavori solisti di Cantrell. Un Jerry oltretutto in grande spolvero qua, con un bel muro chitarrone che tiene in piedi senza oscurare mai del tutto il lavoro alla batteria o i colpi di basso: un pezzo di quelli oscuri e pesanti come macigni che hanno reso unico il sound degli Alice in Chains. Con in più la scelta, evidentemente iper-ponderata, di mettere sia la voce di Cantrell che quella di Duvall bene in mostra. Uno: perché il chitarrista ha già ampiamente prestato le corde vocali in passato ai pezzi del gruppo e quindi pur sempre di continuità si parla. Due: perché evidentemente è meglio non fare troppo male a chi (tutti, spero) ha ancora bene in testa il dramma di dover prevedere un album intero degli Alice in Chains senza metà gruppo, che è quanto rappresentava il mai troppo amato con la lingua Layne Staley. Però si può fare.
3 risposte su “Con un titolo così”
La canzone non è male, e il gioco a due voci sembra proprio fatta apposta per non traumatizzare i fan della prima ora. Certo è che c’è una voglia di grunge pazzesca: Soundgarden e Stone Temple Pilots stanno pure loro per tornare in pista… Non so ancora che effetto farà vederli di nuovo live
Gli Stone Temple Pilots ci han già provato, ma Ciccio Cocaina non sta in piedi, purtroppo. Un bel ri-concerto à la Sesto San Giovanni (1993?) con le bacchette del batterista nell’occhio di qualcuno avrebbe avuto senso, con Weiland e non suo cugino fattone.
Per quanto riguarda i Soundgarden, ora come ora non mi fido. La più-che-ipotetica reunion porterebbe a un tour nell’estate 2010. Suppongo che Matt Cameron abbia una tourné bella lunga da fare per il nuovo dei Pearl Jam, con partenza seria verso ottobre… bof, bo’.
[…] voce dagli attacchi ovvi e comprensibili di chiunque, l’avevamo già detto a tempo debito. Ma qui, arrivati al secondo figlioletto, la situazione prende una piega più preoccupante. […]