Ogni tanto, quest’estate, la buttavo lì alla designer: “andiamo a vedere gli Oasis il 30?”. Così, perché ai tempi d’oro non mi andava di fare il bagno di ragazzine urlanti e poi, tra un disco meno riuscito e l’altro, non ho mai presenziato a un concerto dei fratelli rompiballe di Manchester. Dico: “andiamo a vederli, che tanto ogni giorno è buono perché si sfascino”. Il giorno buono è stato ieri: Noel Gallagher ha lasciato la band e quindi, a dio piacendo, gli Oasis sono ufficialmente carne morta. Non vale dire: “sono schiattati dopo ‘What’s the Story'”, dato che qualcosa di buono c’era ancora, soprattutto nelle ultime due uscite con Sardy alla produzione. Quel che conta, comunque, è che Noel ha detto (e riporto il messaggio per intero):
E’ con una punta di tristezza ma anche un gran sollievo che vi comunico che ho lasciato gli Oasis questa sera. La gente scriverà e dirà tutto quello che gli andrà di dire a riguardo, ma semplicemente non posso lavorare con Liam anche un solo giorno di più. Mi scuso con chiunque abbia comprato i biglietti dei concerti di Parigi, Konstanz e Milano
No be’, a Noel non spiace a sufficienza per portare a termine le ultime tre tappe del tour, dopo che per anni si è scornato con l’ex giovanotto ribelle del gruppo (Liam, naturalmente). Quindi vergogna sul guascone, che solo un anno fa veniva raggiunto da un bel pugno in pieno palco (da un fan, questa volta). E tanti saluti all’autore di “Whatever”, tra le altre. E’ stato bello per un certo periodo, poi un po’ noioso, ma va bene anche così.
Edit: altra comunicazione di Noel Gallagher attraverso il sito ufficiale (solo per registrati).
Dearly beloved, it is with a heavy heart and a sad face that I say this to you this morning.
As of last Friday the 28th August, I have been forced to leave the Manchester rock’n’roll pop group Oasis.
The details are not important and of too great a number to list. But I feel you have the right to know that the level of verbal and violent intimidation towards me, my family, friends and comrades has become intolerable. And the lack of support and understanding from my management and band mates has left me with no other option than to get me cape and seek pastures new.
I would like firstly to offer my apologies to them kids in Paris who’d paid money and waited all day to see us only to be let down AGAIN by the band. Apologies are probably not enough, I know, but I’m afraid it’s all I’ve got.
While I’m on the subject, I’d like to say to the good people of V Festival that experienced the same thing. Again, I can only apologise – although I don’t know why, it was nothing to do with me. I was match fit and ready to be brilliant. Alas, other people in the group weren’t up to it.
In closing I would like to thank all the Oasis fans, all over the world. The last 18 years have been truly, truly amazing (and I hate that word, but today is the one time I’ll deem it appropriate). A dream come true. I take with me glorious memories.
Now, if you’ll excuse me I have a family and a football team to indulge.
I’ll see you somewhere down the road. It’s been a fuckin’ pleasure.
Thanks very much.Goodbye.
NG.
5 risposte su “Oasis: semo li’ mortacci”
Se penso che ll’altroieri un mio collega mi voleva vendere 2 biglietti…
Be’, se te li avesse venduti a metà prezzo sarebbe stata buona cosa, dato per scontato il rimborso integrale.
E FINALMENTE non dovrò più sentire la voce di Liam e potrò godermi il songwriting di Noel. Sempre che si rigeneri e torni a QUEL songwriting, quello dei B-Side dei primi due album. Ah, se lo facesse.
Now, if you’ll excuse me I have a family and a Beatles Rock Band to indulge.
Sei sicuro di poter sopportare un disco intero della voce monocorde di Noel?
Ho sopportato la discografia integrale di George Harrison, sono pronto al monocorde assoluto.
(perche’ non si dice mai, ma George era ottimo, timbro chiaro, ma monocorde)
B.