Metà centrocampo titolare fuori, una fascia sinistra senza padrone e la prima assenza di Capitan Del Piero al debutto del campionato: la Juventus si presenta all’Olimpico di Torino con un ricordo sbiadito della formazione titolare. Quel che c’è, però, le basta per chiudere avanti di una rete il primo tempo.
I nomi sono tre, e non c’è il predestinato Diego: Tiago, Poulsen, Cannavaro. Il portoghese si inventa prezzemolino: ha detto in estate che era nato per giocare in un centrocampo a rombo e, pensa te, non era una cazzata.
Corre a destra, corre a sinistra, si butta dentro come nemmeno il Perrotta in formato mondiale, recupera una valanga di palloni, morde le caviglie e getta palle al centro. Incredibile. Poulsen lavora bene in fase difensiva, non sbaglia pressoché mai, recupera anche lui un buon numero di palloni e dà ordine davanti ai due centrali. E a proposito di centrali… Cannavaro: mio unico eroe, mi sei mancato. Passare dove c’è lui è un’impresa, scavalcarlo coi cross da lontano puranche.
Ma tre nomi non bastano e allora via libera all’aggiuntina: Amauri indiavolato come Pato ieri sera, salta tutti, riceve e rigira per Iaquinta sia a destra che a sinistra dell’area. Iaquinta si vede due volte: la prima vale la zuccata del vantaggio, la seconda regala a Sorrentino la possibilità di un grande salvataggio di piede. Diego? C’è anche Diego, riesce a verticalizzare meno di quanto non abbia fatto al Trofeo Berlusconi, ma, come tutti, corre per due e trasforma ogni calcio d’angolo in un pericolo più che potenziale.
Questo per parlare di una Juventus che non è certo perfetta. Interpretare al meglio la formazione e il modulo in campo non è cosa facile: il rombo di cui sopra continua a mutare i suoi vertici e nel provare ad affezionarsi alla nuova disposizione, lascia spazi (non pochissimi) al Chievo. Un Chievo forte, attento, che attacca arrembando e senza paura. Paura che invece incute l’aggressività e il pressing asfissiante dei bianconeri. Finché dura. E ora il secondo tempo.
Mi sbagliavo, il secondo tempo non è stato giocato. Chiamo Sky per farmi ridare i soldi.
4 risposte su “Serie A Live: Eccitati Vs. Stoici”
E ora ocio alla valanga…
Ma te non eri quello che ne capiva di calcio? O alla valanga di noia?
2 pronostici su 2, contro i tuoi “zeru tituli”.
Verba manent… e ora arrivano anche gli schiaffoni a PES.
Si vabbé, guarda che non ti ho chiesto di fare la schedina con l’1-X-2. Poi ti spiego la differenza, per questa sera hai già un altro impegno pesante: imparare a usare il cucchiaio. Vai!