“Zzzoot – Fulminati in Azienda” è un momento importante, perché è il primo risultato serio portato a casa da questo blog. Dico, tralasciando i soldi che gli sponsor cercano disperatamente di infilarmi in tasca. Bene, dopo averne parlato facendo riferimento alle trasmissioni che Radio24 dedica al libro, qualcuno si è amorevolmente preoccupato di farmi avere una copia del libro da cui tutto ha avuto origine. Io, da bravo reporter che lavora a gratise, mi sono agilmente salito i venti capitoletti più epilogo e quindi ora ci scrivo sopra tre righe tre.
“Zzzoot – Fulminati in Azienda” è un racconto dai toni ironici, ma anche una skin. Una pelle creata ad hoc o un’armatura (invero piuttosto leggera) in cui il consesso di autori ha infilato le proprie conoscenze in fatto di management, gestione d’azienda, consulenza e fatti simili associati. Il perché si sia scelto di mascherare il tutto dietro la forma del racconto volutamente inverosimile (solo nelle misure, non nell’essenza dei fatti) mi rimane francamente misterioso. Perché è proprio in tutto ciò che c’è di accessorio che “Zzzoot” non funziona poi un granché. Gli autori sanno di ciò di cui scrivono, ma nella sua forma più formale (whoops) e ufficiale, per così dire: quando decidono di colorarla a festa per dare vita a un piccolo mondo alternativo, perdono decisamente in efficacia e ispirazione.
Così si parla di questa stramba regione isolata dal resto del creato, che però ha fattezze e caratteri tipicamente italiani. Non è un’interpretazione, ma semplicemente il risultato unico cui si arriva quando vengono citati elementi classici del nostro Bel Paese (da Vasco Rossi in avanti). Una scusa artificiosa e scricchiolante resa tale dai nomi dei protagonisti (tutte macchiette), da un intreccio che si infila volutamente in una serie di contraddizioni poco credibili (il rapporto tra questa fantomatica azienda e ciò che c’è al di fuori, nel cosiddetto “mondo riformato”), diventando addirittura tenero quando prova a imitare una parlata web-giovanile che fa tanto Zampetti e fa molto due decadi fa. Insomma, quando c’è il ragazzo speranzoso, Roberto Campione, che chatta con la sua fidanzata virtuale (placidamente al sicuro nel mondo riformato), c’è da turarsi un po’ il naso.
Tutto il resto è divertente e interessante e funziona così: gli autori vogliono prendere per i fondelli e stigmatizzare la gestione primitiva, inefficiente e preistorica dell’azienda italiana, idealmente contrapposta a quello che viene definito “il mondo riformato” in cui vige la sola legge della meritocrazia. Ci sono quindi le riunioni fiume fatte perché la gente si ricordi chi è che comanda, i weekend motivazionali, i comitati per le selezioni delle immagini coordinate della società e via di questo passo. Pur un po’ slegati tra di loro e a tratti ripetitivi, i piccoli capitoli riescono comunque a mettere alla berlina la realtà sotto accusa.
Rimane poco comprensibile la scelta del “formato”, quello del racconto: una sorta di saggio divertito avrebbe reso maggiore onore alla questione, privandola degli orpelli posticci che penzolano da ogni pagina. E anche i 18 Euro cui è prezzato il piccolo volume non aiutano. Nondimeno, chiunque viva quotidianamente una vita da ufficio potrà probabilmente aggrottare le sopracciglia e sorridere amaramente per le due serate di lettura richieste.
Fulminati in Azienda
“In un giorno di un lontano futuro un fulmine di luce e saggezza riforma le imprese. Ma anche dopo la grande Riforma, una sola azienda continua irriducibile a perpetuare comportamenti insostenibili. Riuscirà mai a cambiare il mondo di Zzzoot?”
Autore: Jack O. Selz
Editore: Il Sole24Ore
Prezzo: 18 €
2 risposte su “Zzzoot: fulminini in azienda”
:)) forse apprezzerai di più la striscia radiofonica su radio24, oppure i betatest in formato video su youtube…
zzzoot di fatto è ancora in progress e, tutto sommato, non è niente male per essere un fenomeno nato per gioco.
ciao!
P*
Quindi attendiamo evoluzioni in merito. 🙂