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Erano anche loro figli di Dio!

Gli ultimi giochi pubblicati da Electronic Arts secondo il sito ufficiale: Dante’s Inferno, The Saboteur, Need for Speed Shift, Mass Effect 2, Army of Two 40th Day, a cui vanno aggiunte le classiche espansioni per The Sims 3, roba simile per Battle Forge e via di questo passo. Ora, togliendo The Saboteur, non è che si intravveda lì dentro chissà quale interessante progetto caratterizzato da scelte stilistiche e di immaginario un filo diverse dal solito. Dante’s Inferno dite? Per pietà dai.
Ecco, ora invece prendete la sfilza di illustrazioni scovate sul web negli ultimi giorni e fate il confronto. Una sequela di progetti che forse non vedranno mai la luce o forse sì. Che forse già dopo i primi “pitch” si è capito sarebbero stati azzoppati da meccaniche di gioco blande e poco incisive ma che, perlomeno, avevano (hanno? Avranno?) dalla loro delle idee un po’ meno pre-confezionate di quelle che l’ex leader di settore è solito propinare. Si potrà dire che dopo essersi scottata durante l’annata delle “nuove IP” (Mirror’s Edge e Dead Space, 2008), Electronic Arts abbia tirato nuovamente in barca i remi. Ma invece anche no, perché alla fine entrambi hanno funzionato e non per nulla di entrambi è previsto un seguito. In un mercato sempre più avaro di nuovi eroi (e Brecht non ne sarebbe stato contento), assistere alla prematura scomparsa di giochi che non sono mai stati e che perlomeno concettualmente paiono spesso intriganti, fa un po’ male al cuore. Per la precisione mi sto riferendo alle illustrazioni qua a seguire.

Oliver Twist

Oliver Twist

Partiamo da Oliver Twist, che tutto sommato se hanno trasformato la Commedia di Dante in God of War, allora nemmeno con Oliver Twist saremmo stati tanto al riparo no? Be’, perlomeno per questo non sarebbe esistito un canovaccio di successo già comprovato da copiare per filo e per segno. Senza togliere che mancando l’immaginario “base” dell’inferno, è già meno automatico rendere tutto una tamarrata. Non che la vita del piccolo Oliver fosse meno infernale, naturale. Nelle immagini campeggia pure un ritrattino di Fagin. Intrigante.
(Altra illustrazione)

Mondo sugli Alberi

Mondo sugli Alberi

Non si sa cosa sia, come potesse chiamarsi, cosa sarebbe potuto succedere, ma c’è una città costruita sulle fronde abnormi di un albero. E’ già più di quanto non si veda nel 99% dei giochi d’azione/FPS/così_via che riempiono gli scaffali. Ci si poteva anche credere.

Gunhead

Gunhead

Questo è proprio un bullo, come direbbe il mio amico Zlorfick. Un tizio sproporzionato con una pistola al posto della testa. Altro che i nerboruti cosi di Gears of War! Interessanti anche tutti i concept che accerchiano quello del protagonista. Insomma, poi magari sarebbe finito tutto in una vaccata mediocre, ma qui l’idea per un personaggio diverso dal solito c’è. In Medal of Honor 2010 mi sa di no, invece.
(Altra illustrazione)

Alieni all’Assalto

Fatti aglieni

Qui infilo illustrazioni probabilmente legate a differenti progetti. Perlomeno per la scala dei nemici immaginati dai designer e dall’artista, si sarebbe potuto ipotizzare un bel po’ di dramma esplosivo e super hi-tech. Oltretutto i giochi sugli alieni fatti bene sono sempre di meno e si risolvono sempre più nell’ennesimo Halo e/o Halo-wannabe. Magari anche questo? Sì, ma come tutto quel che non è stato, si porta dietro mille sogni e promesse mai infrante.
(Altra illustrazione)

Hurikan

Hurikan

Ancora mecha, ancora tentacoli, ancora cose. Questo non è che paia proprio il non plus ultra dell’inedito e dell’ispirato. Chiudiamo in fretta.
(Altra illustrazione)

Syndicate

Syndicate

Ecco, piccola coltellata al cuore di una vecchia generazione. Ma tanto ora lo sta facendo Starbreeze, no?

viale john lennon 16, 23875 osnago italy

3 risposte su “Erano anche loro figli di Dio!”

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