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Variopinto

Zzzoot: fulminati in azienda

Zzzoot fulminati in azienda

In questi tempi mesti e cupi di licenziamenti e contratti settimanali quando proprio ti va di lusso. In questi tempi di DePrimo Maggio e crisi. In questi tempi di economia all’occidentale schioppata in testa… c’è un nuovo programma su Radio24, disponibile anche in podcast da oggi (la prima puntata è stata mandata in onda giusto ieri). E dato che c’è la crisi di cui sopra, non si butta via niente: “Zzzoot – Fulminati in azienda” nasce in forma carteca, un racconto messo assieme da autori che bazzicano Radio24 e che si propone di narrare le vicende serie ma comiche di impiegati e quadri e dirigenti e tutto quanto. Sparano la pubblicità a nastro sulle frequenze della radio tra primavera ed estate. Poi, al ritorno dalle vacanze, secondo giro di campagna pubblicitaria, questa volta capace di scandire per bene come si scrive il titolo (“con tre zeta, due o e una t, in libreria!”). Evidentemente la gente non sapeva che cercare, giustamente. Ora “Zzzoot – Fulminati in azienda” viene letto e interpretato direttamente alla radio, nel primo pomeriggio.
Non so quanto valga la pena comprarselo e auto-leggerselo, dato che buona parte del divertimento arriva proprio dagli accenti e dagli attori che lo ricreano a voce. Una versione più approfondita di Camera Café, volendo, più all’interno delle dinamiche aziendali. Che fa anche abbastanza sorridere. Se lo volete, lo cliccate qua sotto.

Zzzoot – Fulminati in azienda

Puntata #1 (iTunes)

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Videogiochi

Needlemouse: ciclo letale

Project Needlemouse

“Heaven knows we tried”. Era tipo la scusa ufficiale di… id? Qualcun’altro? Ho un vuoto di precisione, ma quello campeggiava, comunque, sulle pagine pubblicitarie-non-pubblicitarie comprate da una software house nella seconda metà degli anni ’90, per annunciare il ritardo ennesimo del giocone atteso. Non c’era internet e si faceva così. Ora che c’è internet si fa in un altro modo, come insegna Sega. E anche io ci ho provato, sa il cielo quanto. Eppure non riesco a fare a meno di sbatacchiare due tasti per l’ennesima faccenda-Sonic, che è ancora quel Project Needlemouse già comparso mesi fa su questo blog.

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Giornate Lavoro Uncategorized

Chase H.Q.: tangenziale ovest

Burnout Paradise

Viva l’Italia, altro che quel pallume patinato degli Stati Uniti. Altro che la Sunset Boulevard e la freeway. Altro che Los Angeles… Rozzangeles! Come amano chiamarla da queste parti, Rozzano è la cittadella sperduta nel nebuloso nulla che regala, alla sua altezza, uno scorcio di vero T.J. Hooker, con tanti saluti a Poncharello e compagni. Altro che provincia americana, è qua che si corre e si infrange la legge senza paura di capottarsi al volo ed esplodere prima di toccare nuovamente terra.
Perché questa mattina, proprio una manciata di minuti addietro, ho assistito al mio primo inseguimento. Nessuno schermo al plasma, ma il parabrezza della ZaveMobile 2.0 e “My Elastic Eye” dei Chemical Brothers dalle sei casse, mentre una Punto grigia iniziava a destreggiarsi tra il traffico-a-30km-all’ora, inseguita agile da una gazzella. Ovviamente altrettanto agile. Ed è per sua fortuna che quando è entrata dalla corsia di emergenza, tagliandomi la strada da destra, non mi abbia toccato e palpeggiato il nero manto da panterona della 2.0. Ora ne avrebbe due alle calcagna. Ma corri Forrest, corri! Regalaci un sogno lungo come gli anni ’80!

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TV e cinema

Lost 5: mi arrendo

Lost Season 5

Attenzione: contiene spoiler, eventualmente levatevi di torno.

Non guardatevi indietro, che a me anche Venkman (coreacinagiappo Ghostbuster, non ricordo il nome) piace un botto. Riuscirò anche questa volta a uscirne, facendo finta di sopportare che seguire una stagione di Lost è come provare a leggere un libro con uno stronzo che continua a perderti il segno, ti strappa le pagine e tira le schicchere alle orecchie per distrarti, così da poter cancellare col pennarone intere frasi. Con l’aiuto della Lost-atrice ufficiale è ricominciata la proiezione, con la quinta seria. Quindi sotto con Ciccio Arancia (Locke) che è sempre più Gesù Cristo illuminato. Ebbè, questa sera quattro puntate, un buon ritmo quindi. Detto questo… tutto bene, va bene. Sempre splendido effetto cliffhanger, dopo ogni riattorcigliamento di tutta la vicenda, dopo le ennesime quindici domande inserite e mezza risposta data. Va bene così, ho detto che potete fare delle mie povere sinapsi quanto volete. E al termine della terza ho ufficialmente alzato bandiera bianca: va bene tutto, fate quello che volete e io me lo sorbirò. Colpite duro con Mr. Highlander (Richard?) che è sempre lì, col monsone o col sole. Affondate il colpo con Ben “Stiller” Linus, che non si sa bene perché e percome, ma riesce sempre e comunque a infinocchiare Dottor Mezzasega (Jack). Perché quando tiri in mezzo le linee temporali, allora puoi fare esattamente quello che vuoi e insultarti diventa pratica assolutamente inutile. Se i calcoli sono giusti si arriva alla fine proprio in tempo per spupazzarsi l’inizio della sesta su Fox. Vai a tutta randa con Scozia che con quell’accento lì… tutto quel che chiedo è che il figlio parli allo stesso modo.

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Giornate Musica

Divorati dal grande Nulla

Quando fuori c’è solo l’essenza più caricaturale di Milano (la nebbia, tanta nebbia, una roba di nebbia che arriva Al Gore e spiega che c’entra il riscaldamento globalizzato, anche se io ho quello autonomo che lo accendo quando voglio). Comunque: quando fuori c’è solo nebbia i casi sono due. O siamo negli anni ottanta e sono tornato da qualche ora dalla seconda elementare oppure è un bell’inizio novembre, domenica, sto cuocendo le patate dolci e sono a Vimodrone a correggere la recensione di Parasite Eve di mio fratello. Invece, fanculo, è il 2010, sono a Milanofiori ma almeno mi è arrivato il fight pad Mad Catz per Street Fighter IV: prendi questa, dannato postino brianzolo. Che Alex Drastico ti insegni la via.
Quel che non è cambiato da quella domenica di patate dolci e diciotto anni è il primo disco dei Subsonica. Che se solo fossero sbucati fuori proprio alla grande un par d’anni prima, andare ai concerti avrebbe avuto tutto un altro senso. Caso mai non ne foste strambamente al corrente, i concerti post “Microchip Emozionale” erano tra i ritrovi più letalmente ricolmi di materia prima giovanotta che si potessero immaginare. Una valanga così di quindicenni/sedicenni affogate nel desiderio di vedere cosa c’è sotto il cappellino di Samuel. Indovina un po’? C’era l’avanzare del crollo del cuoio capelluto, ma a loro la cosa non interessava. E io ero ampiamente troppo avanti per ridurmi a provarci con le regazzine, oltretutto già impegnato e non proprio incuriosito dal fatto illegalità. Altri concerti in cui sperimentare un bagno di essenza femminile potenzialmente decerebrata: i concerti degli Smashing Pumpkins (molto, molto più di quanto si possa intuire) e quelli degli Incubus, per ovvi motivi di debordante e debosciata figaggine con tendenze allo spogliarello.
Oppure è un po’ prima, c’è sempre la nebbia e c’è anche quella roba de “La Storia Infinita”. Da cui la nebbia, il nulla per l’appunto. “La Storia Infinita”, quello che l’avvocato Lionel Hutz inquadra efficacemente come “il più eclatante caso di pubblicità ingannevole di sempre”. Che, dico, se avessi avuto da piccolo la pulizia mentale e la prontezza per accorgermi che il film era tedesco, non lo avressi mai guardato. E non avrebbi mai letto il libro, nemmeno quell’altro di Ende, quella roba di “Momo”. Ne “La Storia Infinita” c’è il FortunaDrago e in questo caso manco puoi stare lì a dire “eh vabbé, cani italiani, probabilmente in origine era troppo meglio”. No, in origine era tedesco, non diciamo minchionate.
Bene, il grande Nulla si accompagna splendidamente al primo disco dei Subsonica, quello ancora perfettamente funky, molto reggae-reggibile, speziatamente rockino. Ci piace tanto quel disco, anche se non quanto “Microchip Emozionale” probabilmente. Però c’è “Preso Blu” e “Momenti di Noia” e “Nicotina”, che col FortunaDrago con la noia da nebbia ci stanno una crema. Quindi, a grande richiesta: la Top Five delle canzoni per la Nebbia.

TOP 5 CANZONI DELLA NEBBIA

(Achtung: in realtà l’ordine è a caso)

  1. Preso Blu (Subsonica, Subsonica – 1997)
  2. Sifting (Nirvana, Bleach – 1989)
  3. Whale & Wasp (Alice in Chains, Jar of Flies – 1994)
  4. A Strange Day (The Cure, Pornography – 1982)
  5. Annie-Dog (The Smashing Pumpkins, Adore – 1998)
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1 Song a Day Musica

1 Song a Day: Widow Wake My Mind (The Smashing Pumpkins)

Widow Wake My Mind

Una canzone al giorno leva il medico di torno. Se è quella sbagliata, nel posto sbagliato, all’orario sbagliato, ti leva di torno pure il contratto a tempo determinato o d’affitto. Un bel chissenefrega è comunque sempre auspicabile.

 Rush and a leak and the song is ours: con dei mezzi da vero internet, quello che “leaka” le canzoni, è discesa sullo snobbissimo pubblico degli appassionati di Smashing Pumpkins la seconda canzone del bestiale-ma-che-tanto-non-finirà-mai “Teargarden by Kaleidyscope”. Come da previsione e annuncio trattasi di “Widow Wake My Mind”, che poi vai a sapere a che diavolo si riferisce. Ma occhio: magari vi interessa lontanamente la cosa ma siete di quelli che proprio ci prende l’itterizia di fronte alle canzoni allegrotte smushi-smushi del pelatone? Allora allontanatevi senza dare le spalle, lentamente. Perché altrimenti sono quattro minuti e mezzo di primavera della gioia divertita, con un bell’intermezzo e per il resto una valanga di saltelli del campo estivo dell’oratorio. Io? Io in mezzo al disco (o almeno a una decina di canzoni) me la godrò di più, per ora mi aiuta a gigioneggiare spavaldo dimenticando l’autobus che non è mai arrivato e i vigili che hanno creato dal nulla mezz’ora di coda. E’ amore anche questo e, secondo quanto appena deciso, è il nuovo pezzo dei Billy Pumpkins (quelli scemottini). A sua volta “A Song for a Son” era il nuovo pezzi degli Smashing Corgan (quelli più seriosi ed epici).
Vai donna nana, metti il tuo link a YouTube.

Widow Wake My Mind

Di: The Smashing Pumpkins
Durata: 4′:27”
Dal disco: Teargarden By Kaleidyscope
Anno: 2010
Guarda e ascolta: sopra!
Cose su questo blogno, su un altro blog

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Videogiochi

Gran Turismo 5: farsi bastare quel che c’è

Gran Turismo 5

Da tempo volete comprarvi una Toyota FT-86 e temete di non potervela permettere? Problema vostro, dannate capre, anche perché la FT-86 è ancora (o per sempre costretta) alla fase concept. Non è che uno prende, esce, dà dentro la Y tutta rigata e coi 1500 Euro si tira su una FT-86. Ma se proprio c’è dell’amore tutto lingua e pedale schiacciato, magari le nuove immagini di Gran Turismo 5 possono servire a qualcosa, se non proprio a placare l’odio viscerale scoppiato forte nel mondo della grande rete all’annuncio dell’ennesimo ritardo del gioco Polyphony.
Le immagini qui regalate sono tutte riprese dal nuovo mini-trailer/teaser che il team di Yamauchi dedica proprio al bolide Toyota. Nulla di che, se non il solito ottimo filmato con un bel tasso di religiosità Namco (oh, tutti quei controsterzi fanno più Ridge Racer che Città di Aria). Bullshot, replay mode a pieni giri o tutto vero?

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Videogiochi

Trauma Team: parla il director

Trauma Team

Un’altra di quelle giornate con le notizie dei videogiochi, come se fosse quasi un posto che vieni qua per leggere delle “notizie”. Pensa te.

Atlus ha distribuito nuove immagini di Trauma Team, terza uscita del dramma magico-medicale ad arrivare su Wii (i precedenti: Trauma Center Second Opinion nel 2006, Trauma Center New Blood nel 2007). La parte più interessante, però, è quella che si porta dietro il comunicato stampa, che lascia il microfono (o la tastiera) a Daisuke Kanada, director di Trauma Team, per quella che viene definita la “Featurette” numero uno. Ne seguiranno altre, prevedibilmente. A seguire l’intero papiro di Sciur Kanada e pure le immagini, anzichenò!

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Zavotteria

Zavotteria #1: iscriviti e vinci un gioco!

Zavotteria

Vi piace vincere facile? Eh sì, ‘sta fava. Siete perlomeno dei fortunelli, perennemente prescelti dalla Dea Fortuna e immancabilmente odiati dal resto del mondo? Quale che sia la risposta, partecipate alla prima Zavotteria: la lotteria del blog Zave’s! Vi iscrivete, in massa, mettete un bell’obolo e poi uno vince. Facile e talmente bello che fa non uno, non due, ma tre giri e rimane bellissimo! Ma vediamo di chiarire bene come funziona, che nella terra della sfiducia altrimenti si finisce subito con un coltello infilato nello zigomo. Cliccate su “Continua a leggere…” per sapere tutto ma tipo tuttotutto.

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