Intro: per la spiegazione del perché e del percome della peraltro deliziosa collana “Zeros”, si veda questo post. Per le puntate precedenti, cliccare qui.
Esiste la musica in costume e non è quella dei Kiss. Direttamente da Portland (OR), i Decemberists atterranno nel 2003 con il secondo LP di una carriera a quel punto già splendidamente avviata verso un futuro di nicchie dorate, destino promosso da “Castaways & Cutouts” appena un paio d’anni prima.
“Her Majesty” è uno di quegli album talmente arguti che anche il titolo andrebbe letto a modo suo: “Her Majesty, the Decemberists”. I 53 minuti e gli undici pezzi sono sufficientemente tematici da poter parlare a buon titolo di un album in costume. Sono le divise da guerra civile o quelle dei soldatini spazzatura della fanteria da prima guerra mondiale, con cui il rubicondo Colin Meloy (leader spiritual-propagandistico del gruppo) si presenta spesso e volentieri per le sessioni di foto ufficiali.