Il sito ufficiale ha svelato il “pack”. Non la copertina, non l’illustrazione di copertina, ma il “pack”. Cioè la confezione, che poi in realtà è l’illustrazione di copertina e non tutto il “pack”, volendo fare i sofisticati spacca palle. Ma dato che da queste parti (Italia) si parla solo la lingua d’albione e soprattutto la si parla bene, allora Electronic Arts ha pubblicato l’immagine del “pack” di FIFA 10. Sì sì, per davvero, lo ha pubblicato, non lo ha rilasciato. Così come, spero, non rilascerà alcun gioco dallo stesso nome il prossimo 2 ottobre, nonostante il fervore con cui la gente pagata tre Euro su Internet si ostini a sostenere il contrario. Anche perché, pensa te, pure i PR sono convinti che i giochi (o le immagini) vengano rilasciati. E Soffiantini trema.
Assieme a Mastro Dentone, fa bella mostra di sé quel greco italiano senza feta del Chiellini. Quello che quando corre ha le giunture studiate dal tecnico già responsabile dei Playmobil e degli omuncoli mutati dei giocattoli di He-Man. Ma nonostante il robot-rock di Giorgio nostro, FIFA 10 arriverà in una prima versione dimostrativa (anzi: “la demo di FIFA 10 verrà rilasciata”) il prossimo giovedì. Con un ritardo di due o tre settimane che nessuno si è preoccupato di contestare con bandiere sventolanti e molotov.
FIFA 10 pare proprio bello. Pare meglio di quello dell’anno scorso, che era meglio di quello dell’anno prima, nettamente più avanti di quello che, a sua volta, lo aveva preceduto. Questo perché quei riempi-comunicati di Electronic Arts si sono decisi a fare quel che, in tutta la mia potentissima umiltà, consigliavo loro di fare da seicentodidici edizioni: smetterla di ricominciare da capo a ogni giro di boa.
Prendiamo FIFA 2004, per dirne uno: non era affatto male. Certo, PES lo prendeva e ci girava attorno tre volte, ma finalmente aveva adottato un modello fisico più che discreto, la gestione della palla era reattiva quanto basta per allontanarlo con decisione dalla vergogna del passato (il primo “rilancio” era datato autunno 2002, teoricamente) e insomma, su NRU gli avevo anche appioppiato una lavatrice e un voto più che onorevole.
FIFA 10 è il risultato di FIFA 08 (un po’ anche di quello prima, ok) + FIFA 09, e si vede. Almeno si è visto nelle quattro partite che ho fatto, oltretutto mettendo in luce un Del Piero da urlo e bagno chiuso a chiave. Ovvero? Ovvero c’è ancora qualcosa da mettere a posto nella caratterizzazione (come valori dei singoli parametri) di alcuni giocatori, mapperò niente male. Gioco più ritmato rispetto alla scorsa stagione e, forse, un po’ più fluido. Non ancora abbastanza per togliere quell’alone di “filmato .avi” che circonda il gioco, ma di questo parlerò solo se pagato in occasione del rilascio di FIFA 10.
Quel che c’è, di certo, è che per la prima volta da… uhm… dal 1994, sto aspettando con un certo fervore la nuova edizione della rinnovata simulazione canadese. Nel 1994 stavo aspettando con amore e fiducia FIFA ’95 per Megadrive, finalmente con le squadre di club e tanti bei tornei. Poi, nel 1995, stavo aspettando FIFA ’96 ma davo per scontato che fosse figo, e in effetti lo fosse. Altrimenti il tizio di Pergioco in piazza Lima mica avrebbe detto, a un gruppo di stupiti astanti che fissava il gioco sul monitor di un PC: “guardate che definizione! Si vedono gli occhi!”. Ovvero due puntini neri (due pixel neri) in un ammasso di quadratini che andavano a formare la risibile texture del volto dei possentissimi atleti quasi-3D. Dopodiché è stato tutto un fiorire di riviste di videogiochi e quindi non dovevo più aspettarli, i giochi, perché arrivavano e basta. E anche prima del dovuto.
Quest’anno naturalmente è diverso e soprattutto le tre-partite-tre alla versione preview di Pro Evolution Soccer 2010 non mi hanno proprio fatto eccitare da pazzi. E per chiudere un quiz: quante delle seguenti frasi sono state davvero pronunciate da Giorgione? Secondo Electronic Arts tutte, secondo il buon senso manco mezza.
Sono davvero orgoglioso di essere sulla copertina di FIFA 10, e di essere il testimonial di un videogame che riscuote ogni anno maggiore successo di critica e di pubblico! Sono anche io un videogiocatore e posso affermare che ora mi sento parte anche di una squadra “virtuale”. In FIFA 10 non solo sono perfettamente riprodotte le mie caratteristiche fisiche, ma anche le mie abilità di giocatore sono fedeli in maniera spettacolare… e grazie a FIFA 10 posso divertirmi a giocare con i miei compagni di squadra dentro e fuori dal campo, anche quando siamo in trasferta. Il realismo di FIFA è tale che ogni volta che mi diverto a giocarci è sempre un’esperienza sportiva autentica, divertente e coinvolgente!
0 risposte su “FIFA 10: pack di riflessioni”
Minchia, ma ‘sto post non solo l’ho già scritto, un mese fa, ma l’ho pure linkato in questo stesso ri-post. Dio santo.
ma ghèèèèèèèèèè
Intrigante.