Mese: Agosto 2009
PES 2010: fatti e situazioni
Questo è un blog che si vende per poco. Venti Euro al giorno, se qualcuno è disposto a metterli. In attesa dell’investimento, do retta alla regola della domanda e dell’offerta, così abilmente messa in musica dagli Hives anni fa. E se la gente vuole Pro Evolution Soccer 2010, che Pro Evolution Soccer 2010 sia. Cliccate qui per scaricare la versione preview. No dai, che poi a William esplode il cuore.
Facciamo invece finta di non sapere che a Cernusco sul Nairobi sia arrivata la suddetta versione preview. Facciamo anche finta che domani non vada apposta a farmi offrire un caffé per giocarci. E facciamo invece vero che ora prendo le ultime immagini distribuite (o “rilasciate”, come dicono le bestie da soma) e le strizzo fino a tirarci fuori delle informazioni supposte.
Sneijder e gli SMS di Mou: dì la tua
Wesley Sneijder ha un nome talmente figo che fa il doppio giro e rimane figo. Wesley Sneijder tutto sommato è ancora bello giovane: 25 anni. Wesley Sneijder prenderà quattro milioni di Euro all’anno, praticamente (e dando per scontato che si sia già svegliato) entro questa sera avrà guadagnato 11 mila Euro. Wesley Sneijder ha l’attaccatura dei capelli che, per importanza e stile, lo avvicina a un grande acquisto del passato recente dell’Inter: Adriano Celentano. No, aspetta: Esteban Cambiasso. Wesley Sneijder, però, all’Inter non ci voleva venire.
Gli chiedete una pulitina al parabrezza e lui vi lascia con l’auto incerata e i tappetini lavati. Che Billy Corgan abbia evidenti problemi di sovraproduzione è palese. Pressoché ogni disco della prima fase degli Smashing Pumpkins è fondamentalmente un doppio, se non un triplo. Con l’unica eccezione, volendo fare un po’ più i precisetti del menga, di “Gish” (1991). “Siamese Dream” aveva il suo “Pisces Iscariot” (outtakes e b-side), “Mellon Collie & the Infinite Sadness” era naturalmente un doppio di per sé, con in aggiunta una strepitosa e ammorbante serie di maxi-singoli ed EP (“Aeroplanes Flies High”), “Adore” poteva contare sui suoi begli “Adore Demos” (negli ultimi anni arricchiti dai non-più-fantomatici “Adore Demos II”) e “Machina/the Machines of God” portò in dote il primo album completamente scaricabile senza estorsione di soldo alcuno (“Machina II/Friends and Enemies of Modern Music”). Tanta roba. “Gish” si salverebbe semplicemente dando per buoni i settecento demo o giù di lì che compaiono sotto forma di purè in “Mashed Potatoes”, la collezione personalissima anche dedicata all’era pre-debutto.
PES 2010: la copertina…
…ma non quella giusta, quella con Capitan Antonio. Però era bella da mettere e il post di oggi tarda a farsi vedere, quindi si tampona.
Qui c’è quella PlayStation 3, con il nuovo logo e il bannerino ammodernato.
La mia vita a NRU-state [2]
Intro: secondo appuntamento con “la grande enciclopedia del Nintendo la Rivista Ufficiale”. Per la prima puntata, cliccate qui.
Nintendo la Rivista Ufficiale #2 (luglio 2002)
Secondo e terzo numero di NRU. Non sta nascendo un tunnel degli orrori in cui dedicare spazio e antri ragnatelosi a ogni santissimo numero della rivista fino a un anno fa (insomma, da quando mi sono levato), è solo che i primi numeri sono importanti. E poi è solo che la nostalgia canaglissima fa effetto tanto più ti allontani nel tempo e quindi i primi numeri sono i più intriganti. Sta di fatto che nel numero due di Nintendo la Regolata Ufficiale c’era roba interessante, barra carina, barra divertente di cui scrivere. O giù di lì…
Realizzato con tempi finalmente umani, il secondo numero arriva con l’E3 in quasi-svolgimento a Los Angeles (ai tempi era occupazione del Trust), il GameCube nei negozi da una manciata di giorni e ancora idee fumose riguardo all’eventuale apprezzamento della rivista (o della console) da parte del pubblico. Con NRU #2 prende il via una tradizione che, drammaticamente, verrà trascinata per mesi e mesi, addirittura anni direi: la foto dei tre di redazione in pose equivocabili. Manca solo il Trust di cui sopra. Perché lui non vuole farsi fotografare, sciccherie di un sociopatico molto più avanti di me già al tempo. Il brutto, oltre alla foto in sé, è anche che lo scatto si inizia a pensare (più dai numeri successivi al secondo, che a questo) come in linea al gioco di copertina. Poi peggiorerà ancora, arrivando a dare dei ruoli: Ugo/Boo, nelle foto, fa il cattivo rompiballe, io l’inutile buonista o comunque neutro. Annina ci mette la presenza femminile che comunque schifo non fa. Ci sono nutriti dubbi sul fatto che qualche lettore si sia mai accorto di tutto questo magheggio dietro alle discutibili pose. Per dirne una: nel secondo numero teoricamente siamo messi a “N”, di Nintendo. Una mezza chiavica in effetti.
Il punto di non ritorno della noia è randomizzare l’hard disk della musica: “Musicassago”. Cento giga di proposte e nessuna selezione volontaria per palese mancanza di voglia di. iTunes ha la sua bella funzione “scegli tu per me qualcosa e speriamo che vada bene”. Non varrebbe la pena riportare tutto su blog, ma è gratis, quindi perché no? Certo, non ci si può, poi, aspettare una cosa alla Babich. Ma d’altronde, se lui punta sulla qualità, io vado dritto per l’autostrada coperta della quantità.
C’è il sesso per telefono e poi il sesso per un telefono, l’iPhone. Con rinnovata ingenuità e candore il Comune di Milano, il Corriere della Sera, l’Associazione Genitori Prosciuttati e altri enti presi un po’ a casaccio si ritrovano a domandarsi: “perché, perché, ma perché i nostri ragazzi si comportano con così poca autostima per loro stessi?”. Ovverosia: perché mia figlia, sotto sotto, è un po’ zoccola? E perché mio figlio, al centro al centro, è così sfigato da andare a prostitute a quattordici anni?
Ufficio lamentele ATM
C’è un treno ristorante, da qualche parte nel mondo immaginario di ATM. Azienda Trasporti de’ Milan. Che Milan l’è semper un gran Milan, nonostante Kaka non sia più all’aperitivo sul naviglio delle sette e qualcosa. Comunque c’è, pochi scherzi: all’800.80.81.81 ne sono sicuri, tanto che è la seconda opzione consigliata dal donnino virtuale. Ecco, santi tutti, qualsiasi sia la selezione, il risultato non si fa mai aspettare: linea occupata. A un numero verde.
Esattamondo mondo pizza cowabunga: questo è un messaggio in cui ci si lamenta che “oh-ma-in-Italia-fa-tutto-schifo”. Però a me mi: hanno mangiato la tessera elettronica della metropolitana ormai un mese fa. Una cassa automatica dalla faccia scura e la parlantina scurrile. A Cologno Monzese, naturalmente, quindi nulla di nuovo. L’omino sovra pagato per un lavoro sottoignobile ha deciso che il tesserina andava riportato in Piazza Duomo all’ATM Point. Che, visitato con malcelato scazzo sabato mattina, ha rivelato di non potermi aiutare: “deve rivolgersi all’ufficio là in fondo, quello chiuso, aperto solo negli orari di ufficio durante i giorni feriali”. Il problema degli orari di ufficio è che sono, occhio eh, orari di ufficio. Quelli che faccio anche io.
Sono stato come sempre ingeneroso, mica vero che sono i miei stessi orari: loro chiudono alle 16.30, io stacco alle 18. Tutto torna. Il problema è dove va a finire, una volta tornato. Quindi non so, possibile che si finisca con la solita sparatoria e tutti a dire “sembrava così un bravo ragazzo ex-giovanotto”.
Achievement! Se qualcuno ha dei racconti bellissimi sul mondo ATM (va bene anche Atac dai), li condivida qua. Se succederà, inizierò davvero a credere che qualcuno legga questo blog. Se succederà, magari ci scrivo (CTRL+C / CTRL+V) un libro, faccio i soldi e compro Kutuzov dal Bari.