Nella sua specie, è il Re. A un anno dalla discesa nella penisola e a qualche mese dalla definitiva sconfessione portata da Carletto nostro attraverso la sua veloce biografia, tutto si può dire tranne che non sia Speciale. José vanta una lunghezza nettamente al di sopra della media (tra i 40 e i 75 cm.), lo stesso dicasi per il peso, nettamente al di là dei 18 kg. che possono vantare, ben che gli vada, i suoi simili. Insomma, Mourinho è un gran bel pezzo di Macaco. Grande, grosso, brizzolato e addirittura dotato di parola. Un dramma, quest’ultima caratteristiche, che si configura come tale nel momento in cui l’allenatore più simpatico del globo mette in luce quello che è un palese disturbo istrionico di personalità. Insomma, se non vi filate per più di qualche settimana Mourinho e di professione, guarda un po’, vi pagano per andare in giro con penna e taccuino, ormai sapete bene che l’esplosione non è prevedibile, ma certa.
In mancanza di obiettivi seri, di un certo interesse o perlomeno capaci di offrire una seppur lontana scusante allo sproloquio del Mourinho, può anche succedere di ritrovarsi di fronte a piccole catastrofi come quella recente. Quella che vede José berciare senza motivo alcuno contro Nostro Signore della Coppa del Mondo. Non gli va bene, perché sbaglia modi, tempi, motivi, argomentazioni… tutto. Canna tutto. Ha buon gioco a lanciare invettive da terza elementare, grazie alla società che lo difende e che sembra sempre più specializzata nel portarsi in casa gente antipatica. Non che sia un obbligo mettere al centro dei riflettori una bestiaccia divertente come un Mazzone, figurarsi. Ma ci sono vie di mezzo…
Si finisce ancora una volta per dover ritirare in ballo quella bibbia catodica che è (e tornerà a essere con la terza serie) “Boris”. Perché qui qualcuno si crede, in effetti, ‘sto cazzo. E qui, qualcuno, invece, è solo una minchia di mare. E ora sotto col campionato, finalmente.
Prime speranze: che il Milan vinca dodici a zero, ma anche cinque gol vanno bene. La rinascita devastante, inaspettata (e impossibile) di Ronaldinho. Che tra Palermo e Napoli finisca otto a otto, due che finiranno tra Champions League ed Europa League. Le sorprese: Parma, Palermo.
3 risposte su “Istrionico: disturbi al microfono”
C’è da rificcargli in gola lo “zeru tituli”, lettera dopo lettera, comprese le doppie virgolette.
E quindi, per una volta, forza Juve davvero…
Pamela, abbraccia con ottimismo il nuovo anno di grande calcio. Tifa Milan per quel ricaccio.
[…] Quello che lo strepitoso ScuolaZoo (a quando il Pulitzer? Perché Dagospia va di moda e ScuolaZoo se lo fila solo Studio Aperto?) ha testimoniato da secoli, finisce questa mattina sulle pagine del quotidiano di Via Solferino. Anche nella pulita, puritana, immacolata Milano che beve, ci sono studentesse che offrono servizi nei cessi delle scuole in cambio di un iPhone, di un iPod, di scarpe costose e via andando. Con tanto di, e qui sta il colpo di classe, catalogo delle giovani escort online, book fotografico a partire da quello di una di prima media e via andando. Per una volta tanto non mi sento di essere nato nella decade sbagliata: perché io, che da idiota totale appendevo la pubblicità del Creative Nomad in camera a diciotto anni, non avrei certo barattato il mio Walkman per la maiala della classe. Tantomeno il primo iPod comprato a rate. Il bello è, quindi, pensare a quando, tra quindici o vent’anni, il futuro corrispettivo di Sky proporrà “La più bella della classe” (abile scusa per celare la nomenclatura ufficiale: “La più Vacca della Scuola”), con le ex-ragazzine a raccontare di come si procurassero faccende tecnologiche. La non-notizia trova assai più spazio di roba importante. Per esempio che un boa constrictor di due chili e quattro è precipitato da un balcone meneghino fino al marciapiede e che in estate si è addirittura visto girare per la metropoli un gibbone. Arrivate tardi. […]