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Videogiochi

Paper Cuts: se videogiochi per farti male

Mega Man 9 (XBLA, PSN, WiiWare - 2008)
Mega Man 9 (XBLA, PSN, WiiWare - 2008)

L’anno scorso Capcom ha percorso il Sunset Boulevard a tavoletta come nemmeno O.J. Simpson, portando all’estremo il concetto di “retrogaming”: Mega Man 9 era (ed è) un gioco nuovo solo nei contenuti e non certo nella forma, invece ancorata coraggiosamente a tre, quattro epoche ormai date per chiuse e archiviate. Insomma, un gioco che veniva sviluppato (tecnicamente e non solo) appositamente ponendosi dei limiti al limite (ops) del masochismo. L’idea era di spostare indietro le lancette di una ventina d’anni, tornando a realizzare un gioco con le stesse risorse che si avrebbe avuto a disposizione nella seconda metà degli anni ’80, su di un hardware del paleolitico: quello del NES. Il risultato non era solo quello che raccontava di un gioco concepito in totale 2D con una spruzzata ampia di malinconia, ma anche un gioco rigido. Rigido perché ai tempi i limiti erano quelli e così si poteva fare, ma che nell’anno domini 2008 è diventata solo e soltanto una scelta. Una scelta interessante, il cui esito è però stato quello più che prevedibile: Mega Man 9 non è un gioco antico, ma un gioco vecchio.

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Musica

Foo Fighters: “just another rock band”?

Foo Fighters nel 1995.
Foo Fighters nel 1995.

Suntone per chi non vuole leggere più di 140 caratteri sull’internet: “In questo post dico che il primo disco dei Foo Fighters non solo è il migliore, ma proprio è un’altra roba”.

Nel suo “La versione di Barney”, Mordecai Richler interpreta il vecchio e mezzo rincoglionito ebreo canadese Panofsky. Dimentica il nome di oggetti di uso comune, confonde le date e mescola a sua insaputa ricordi della gioventù. Io, nella mia Versione Panofsky, ricordo abbastanza chiaramente l’estate del 1995, in particolare un momento: in vacanza nei pressi di Golfo Aranci (Sardegna), frequentavo spesso e volentieri una peraltro malmessa edicola del porto. Primo: perché ero già, inconsapevolmente?, affamato di riviste e affascinato dalle stesse. Secondo: perché in zona non era rara la frequentazione di militari americani (d’istanza lì attorno), il che portava alla presenza di una nutrita gamma di pubblicazioni inglesi dedicate al grande mondo del rock’n roll. Insomma, compravo (o scroccavo) il New Musical Express, mi sciroppavo roba di Melody Maker o Kerrang! e adocchiavo senza vergogna anche le faccende italiane à la Metal Hammer. Insomma, ricordo abbastanza chiaramente di aver letto, in piedi e mezzo ipnotizzato, di un’anteprima del disco dei Foo Fighters. L’omonimo disco che avrebbe debuttato a brevissimo e di cui l’autore del pezzo aveva potuto ascoltare una versione completa: mancavano, però, i titoli delle canzoni. Quindi “Big Me” diventava “I Fell Into”, per dirne una. Eppure è impossibile che sia successo, perché il primo album del post-Nirvana per Dave Grohl nell’agosto del 1995 era già stato pubblicato. Non solo: lo avevo di già, dato che ho delle vere certezze (qui sì) su di una vacanza nel luglio dello stesso anno a Cannes a casa di un mio ex-compagno di classe. Lì mi sono presentato con il disco in mano, costringendolo a ripetuti ascolti e con dei repeat posizionati ad arte su “Good Grief” e “Alone + Easy Target”. Fast forward di un anno, perché ora sono sul balcone dell’appartamento a Vimodrone, durante una festa di compleanno di mio fratello (marzo) in cui si parla, con altra gente che non ha preso bene il buco in testa di Cobain, di quanto sorprendentemente buono sia il lavoro dell’ex batterista.

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Musica Variopinto

Salsa cancerogena pt. 1

Beastie Boys: "Too Many Rappers (feat. Nas)"
Beastie Boys: "Too Many Rappers (feat. Nas)"

Buone notizie! I Beastie Boys hanno iniziato a far circolare il primo singolo tratto da “Hot Sauce Committee Pt. 1”: si chiama “Too Many Rappers” e si ascolta con tutta la gioia del mondo proprio qua. Cattive notizie! MCA ha un cancro in zona gola. Robetta, tipo che non dovrebbe raggiungere Hendrix e gli altri. Però c’è e quindi il disco viene posposto a fine 2009 e le date (solo Nord Americane) del tour cancellate. Insomma, due belle palle.
La canzone: siamo totalmente dalle parti di “To The 5 Boroughs”, particolarmente incazzosa, come spesso succede destinata a un numero imprecisato di imitatori o giù da quelle parti. D’altronde è nel DNA dei gruppi yo yo yo sparlarsi contro, e lo fanno anche i granitici Beastie. Un bel ritmo comunque, ma non di quei pezzi col riffone o il campionamento geniale che ti permette di amarli incondizionatamente anche se non ci stai capendo una fava di nulla del testo. Insomma, un pezzo per la gente di Brooklyn. Che va anche bene. Però camminare balzelloni coi pantaloni bracaloni facendo bbbrutto a trent’anni in Stazione Garibaldi verrà più facile con “Too Many Rappers”.
Riflessivamente nel finale: la classe è comunque lasciar parlare la musica anche quando ci si potrebbe arrotolare fetali sugli attestati di stima e i “get well soon” che pioveranno (e sono già piovuti). Come dire: disco rimandato, tour in sospeso, tante pacche sulle spalle, ma la musica c’è ed è questa. Anche con l’aiutino del Nas.

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Musica TV e cinema

Never Gonna Give Your Teen Spirit Up


Allora, è stata una serata pienissima. Ho recuperato uno dei classici film per cui pagare il biglietto al cinema anche no, ma se lo passano su Sky allora va bene. Tanto più se lo passano sul neonato Sky Cinema Hits HD: “Transformers”. Davvero uno splendido film del menga nella prima metà, con anche un bel ritmo non esagerato e un altrettanto buona vena ironica (tutta la faccenda della famiglia di Shea LeBoeuf è ottima). Poi, nella seconda parte, diventa un po’ il film che deve per forza infilarci la finta serietà dell’epica del robottone che allora mi commuovo che hanno fatto male alla mia Camaro che poi ci metto anche la moralina. Che vabbene che ovviamente è tutto da calare all’interno del film d’azione da pop corn King Size, però insomma… anche le mille citazioni a “more than meets the eye” poi stufano. Ma vabbene. Tolgo tanto di cappello di fronte a Megan Fox, come d’altronde ampiamente anticipato dal Surgo per secoli, quindi oh, nulla da dire.
Ma poi, finito il film, gustato anche il mini remix strumentale di “Doomsday Clock” verso la fine, è tempo di Internet. E il grande Intertron non ti lascia mai a piedi, soprattutto quando partorisce un male talmente grande da divenire un clamoroso caso di bene accidentale. Da teen-ager avrei gridato allo scandalo, ora ho la delusione vitale per accogliere a braccia aperte il più esplosivo dei demoralizzanti mash-up: Nirvana + Rick Astley. Ed è quello che riempie lo spazio qua sopra. Tremino le colonne portanti del pianeta, è tutto finito.

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Musica

The Fixer (Pearl Jam)

"The Fixer" - Pearl Jam ("Backspacer" in uscita il 20/9/09)
"The Fixer" - Pearl Jam ("Backspacer" in uscita il 20/9/09)

[Edit: ora con più sondaggio!]

I Pearl Jam non vogliono fare singoli da secoli. Non facevano i video quando volevano fare i giovani che rifiutano il (Video) Star System di MTV. Giocavano a nascondersi con “Mankind” lanciato per non-lanciare “No Code”, poi altro nulla, con il solo ritorno a un effetto-singolo ai tempi della politica incazzata di “I Am Mine” e “Worldwide Suicide”, almeno in parte. Ora che Vedder è tutto un fiorire di sorrisi, brezza marina, tavola da surf e orsetti del cuore con la faccia di Obama, si torna al singolo che in meno di tre minuti dice un po’ poco. “The Fixer” è disponibile attraverso la pagina MySpace (argh!) del gruppo, che quindi non si dimostra sufficientemente amorevole da regalare 320kbps di qualità ai suoi fanz, come peraltro avrebbe potuto tranquillamente fare considerata la posizione che occupa.
“The Fixer” è il primo indizio che dovrebbe aiutare a fare luce sulla direzione presa dai Pearl Jam con il ritorno di Brendan O’ Brian alla produzione. E non è che però sia cambiato un granché rispetto al passato recente. La canzone ha un che di sixties pieni di fiorellini sbocciati, con tanta voglia di positivo perché son vivo, scivola via bene. Il problema è un po’ che scivola, invece di aggrapparsi. La voce del potenziale-martire-che-non-fu è fin troppo lieve e sorprendentemente (come già successo nell’omonimo album del 2006), puntata un po’ troppo in alto per le note che riesce a beccare oggi come oggi il nostro. Niente che davvero non vada bene. Tutto sommato “Backspacer” (20 settembre) potrebbe proprio essere una mezz’ora di gioia di vivere e crema abbronzante, speranze per il futuro e una band che passa in studio per godersela come vuole godersela in quel momento, quasi fosse un pretesto per sparpagliare in giro un’altra manciata di canzoni da suonare dal vivo, in quello che è un quasi tour perenne à la Bob Dylan. Pur con meno precisione e ubiquità del vecchio menestrello (in Europa ci passano poco e volentieri). Che farci con una “The Fixer” che ha anche la colpa di finire in fade-out? Due mesi per scoprirlo.*

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Uncategorized Videogiochi

Harry Potter e il Principe Mezzosangue (PSP)

Harry Potter e il Principe Mezzosangue (PSP, forse).
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (PSP, forse).

Tanto tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, quando si recensiva un videogioco non esisteva la scappatoia del “è un gioco per bambini”. O, perlomeno, si tendeva ad etichettare i giochi che tali apparivano con una decisiva avarizia. In soldoni: succedeva una volte ogni morte di papa, per roba tipo Barbie e la Gioventù Hitleriana o giù di lì. In questo decennio arricchito pericolosamente da almeno una generazione di gente che scrive di videogiochi da un bel pezzo e che quindi si sente “cresciuta”, avviene con allarmante regolarità. Il più delle volte è un circolo vizioso, uno di quelli tipo: “Maurizia Paradiso è una donna orrenda” – “Ma perché è un uomo”.

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Musica Videogiochi

Rock Band Network: il nuovo iTunes

Rock Band Network: soldi facili?
Rock Band Network: soldi facili?

La presentazione, da parte di MTV Games ed Harmonix, del progetto Rock Band Network è il punto di arriva e di partenza. L’esplosiva conseguenza di uno stato di fatto, ovvero della drammatica e affannata rincorsa del mondo delle etichette discografiche al mondo reale, quello vero, fuori, che gira e continua sempre più a sbattersene altamente dei negozi di dischi e dei relativi formati fisici. Appallottolati in posizione fetale nella crisi dell’industria da anni, i discografici “che ne sanno” hanno capito da tempo che i videogiochi musicali sono una delle due o tre vie da percorrere con tutte le scarpe e senza cravatta se si vuole tentare di sopravvivere con decenza. Una è iTunes, una è appunto quella a base di Les Paul di plasticaccia e poi ci sarà una qualche altra risorsa tutta digitale che sicuramente illuminerà la via a breve.

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TV e cinema

Fox va di retrò

Fox Retro: tutto l'amore di Tom.
Fox Retro: tutto l'amore di Tom.

Dal 1° agosto Sky ospiterà due nuovi canali: BabyTv e Fox Retro. Dato che non è questo il momento per lamentarsi dell’idea di un canale dedicato al baby-sitteraggio continuo dei minori di 3 anni (scopo dichiarato di BabyTv), sarà meglio dare una bella pacca sulla spalla al secondo. Fox Retro, il nome lo dice già chiaramente, si occuperà fondamentalmente di malinconoia, trasmettendo serie televisivo degli anni ’70 (molte), ’80 (molte) e ’90 (qualcuna). Qualche nome: Mangum P.I. (finalmente, devo rivedere l’ultima puntata), Riptide (si può fare), Mork & Mindy (giù lacrime), Charlie’s Angels (requiem), Il Mio Amico Arnold (freakshow!), C.H.I.P.S. (la vera Los Angeles), Love Boat (cheppalle), I Jefferson (prendi questa, Chris Rock!), La Famiglia Bradford (argh!), A-Team (mo’bbasta), Hazard (e vabbé), Mission: Impossible (noia senza malinconia), Baywatch (vedi sopra), Willy Principe di Bel-Air (ok dai), Miami Vice (con meno Foxx su Fox). Arriverà anche altro, tutta quella fuffa utile a riempire il palinsteso insomma. Stranamente non si parla di Fox Retro HD, per motivi insondabili. L’idea ci piace, anche perché è sempre meglio un canale Fox in più, che uno in meno. Scelta comunque stramba, perché pare andare a pestare i piedi alla “durissima selezione” che finora ha caratterizzato FX, peraltro sempre di casa Fox, ma… ehi… “not my problem”.
Pare anche (pare), che Sky si sia già puppata i diritti del Letterman rimasto orfano di Rai Sat Extra, che quindi verrà rilanciato su Sky Uno. Probabile anche il passaggio dei programmi (o di parte dei) di Gambero Rosso su un ipotetico e futuro Sky Gambero Rosso, dato il disimpegno della Rai sulla piattaforma satellitare.

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Videogiochi

FIFA 10: 10 Fatti

Fifa 10 in una di quelle belle foto inutili e mezze finte.
Fifa 10 in una di quelle belle foto inutili e mezze finte.

Due partite veloci veloci a FIFA 10, versione super provvisoria:

1-  Il movimento a 360 gradi è meno d’impatto di quanto non ipotizzassi, ma in effetti rischia di sentirsi. Soprattutto se si sfrutta quando non si corre e/o con il “pace control” o come si chiama, ovvero il passo rallentato (L2 nella configurazione personalizzata fatta oggi).
2 – Il ritmo di gioco è ancora un po’ basso per i miei gusti, ma mi pare lievemente migliorato rispetto all’anno scorso. Quel che continua a mancare è l’esplosività, i cambi di passo, le accelerazioni furiose. A cui va anche legata quella sensazione di totale automatismo legata alle animazioni e al controllo palla. Tutto continua ad apparirmi fin troppo “calcolato”, con minore controllo “minimo-specifico-minuscolo” nelle mani del giocatore. Che è poi quello che apprezzo maggiormente, da sempre, in PES.
3 – Modelli poligonali e credibilità/tasso di realismo dei volti davvero da rivedere, per l’ennesima volta. Assomigliano quel minimo che devono assomigliare, ma troppo poco.
4 – Sempre molto belle le luci e in generale la resa dei colori e delle ombre nella visuale classica “da partita”.
5 – L’arbitro fischia di più, con realismo, anche contatti giusti ma talmente “normali” che spesso nei giochi non vengono fischiati. Buoni anche i movimenti dell’arbitro vicino all’azione o le segnalazioni del guardalinee del fallo.

E oplà! La comoda visuale di gioco!
E oplà! La comoda visuale di gioco!

6 – Ammonizioni anche dopo che si è concretizzata la regola del vantaggio (non ricordo sinceramente se fosse una possibilità già prevista da FIFA 09).
7 – Tenendo premuto R2 durante le punizioni o comunque i calci da fermo si sceglie il tiratore (alleluja!). Più veloce e semplice di PES, ma si sceglie solo da una lista limitata (che spero e credo sia modificabile a piacimento).
8 – La potenza dei tiri è ancora troppo… poco potente, così come tutte le conclusioni sembrano ancora un po’ al rallentatore quando “partono”.
9 – Nuove animazioni, nuovi colpi, tutti belli. Ho visto un centrocampista che provava a intercettare la palla in maniera scoordinata ma anche l’unica credibile per farlo una volta preso in controtempo, bello.
10 – Animazioni della corsa strepitose.

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