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Oggi ho imparato che.

Riferendosi all’auto-candidatura di Beppe Grillo, Bersani dice: “Il partito non è un autobus sul quale salire e fare un giretto”. Fassino: “il PD non è un taxi dove si paga la corsa e si scende”. Melandri: “Il PD non è un tram su cui si può salire all’occorrenza”. Insomma, ho imparato che col PD non si va da nessuna parte. [continua sul blogghe – clicca su “mostra post originale”]

Candidato alla segreteria del PD? Fuori tempo massimo, grazie.
Candidato alla segreteria del PD? Fuori tempo massimo.

Il servizio Ore Sette del Corriere della Sera è ormai il punto di partenza della giornata, con la cronaca ormai cronologicamente sfasata delle 24 ore prima a rendere meno barbosi i viaggi in treno e metro con tutti che si leggono la free press. Ogni imparata di oggi arriva dal Corriere in edicola.

  1. Riferendosi all’auto-candidatura di Beppe Grillo, Bersani dice: “Il partito non è un autobus sul quale salire e fare un giretto”. Fassino: “il PD non è un taxi dove si paga la corsa e si scende”. Melandri: “Il PD non è un tram su cui si può salire all’occorrenza”.  Insomma, ho imparato che col PD non si va da nessuna parte.
  2. La data limite per le iscrizioni degli aspiranti candidati alla segreteria del PD era il 26 giugno. Se quanto sostenuto dal Corriere della Sera di oggi (pag. 10) corrisponde a vera verità, ho imparato che Beppe Grillo sta facendo la solita pantomima dell’urlatore populista.
  3. Nel probabile tentativo di spezzare una lancia in favore di Papa “Groar” Ratzinger, il giornalista e “vaticanista” del TG3 Roberto Balducci si porta a casa il più splendido degli affondi mai concepiti da una rete pubblica italiana verso la Santa Sede. Ho imparato che il TG3 riesce a fare la voce grossa solo quando sbaglia.
  4. Clemente Mimun pare essere il più accreditato alla nomina di direttore di Rai Fiction. Un salto che verrà vista come un tradimento dai colleghi di Mediaset Fiction, per cui presta attualmente servigio l’ex amabile del TG2. Ho imparato che una giustizia esiste.
  5. Ho scoperto che a 200 metri da dove abitavo, nella fase milanese, hanno aperto la “Hollywood di Milano”. Castelli commenta: “in tutte le fiction televisive tutti i protagonisti, che siano bergamaschi, altoatesini o tedeschi, comunque parlano in romanesco”. Guido “Zampetti” Nicheli si rotola nella tomba.
  6. Il suo cliente è innocente ma “se emergessero prove schiacciano, chiederemo una perizia psichiatrica”. Insomma Luca Bianchini, sospetto amante di donne che non lo amavano poi un granché, è assolutamente innocente, ma se fosse colpevole sarebbe pazzo. Ho imparato che piuttosto che avvocato, morte subito.
  7. Non ho imparato, ma ho avuto la conferma che qua e là, sul Corriere, si possono ancora leggere pezzi intelligenti, sensati e ricchi di amore (cfr. Raffaele La Capria, pag. 21).
  8. Il comune di Milano ha speso 20 milioni di Euro per ripulire i muri dai graffiti. Ora, posto che non credo alla cifra, perché buttare via tanti soldi per eliminare faccende che spesso migliorano la vivibilità della città? Imparare a cialtroneggiare.
  9. Una volta era il Bosco in Città, ora è l’Orto tra le Strade: un cinese-milanese ha riadibito a mini campetti coltivati delle aiuole abbandonate a se stesse in zona Maciachini. Si impara a sfruttare l’urbe.

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