Chiuse, circumaurali, con una frequency-response da 5 a 53.000 Hz e una normal impedence di 80 Ω, le DT 770 Pro di beyerdynamic sono una figata spaziante. Cioé, non ho veramente idea di cosa diavolo sia la normal impedence, ma, per dirne una, “Vs.” (Pearl Jam) non è mai stato sentito con tutto questo fluido di amore in circolo, almeno tralasciando i concerti dal vivo. Dolci dono del Gorman, le DT 770 Pro seguono l’evoluzione delle faccende per le orecchie e la musica avviata in maniera molto soft con gli auricolari in-ear di vario retaggio acquistati negli anni 2000. Cose belle, il difetto vero è che se oggi andassi a scuola nascondere una delle due padelle nel palmo della mano sarebbe meno probabile. E quindi dovrei pupparmi Dante nelle ultime due ore del sabato, che, si sa, non esistono.
7 risposte su “Headphone happens!”
Vado a ricordo di un articolo che ho curato di recente: l’impedenza è in pratica la resistenza al passaggio della corrente elettrica tenuto conto della variabilità del flusso elettrico dell’audio (più basso è il valore dell’impedenza, minore è la resistenza e più fedele è la riproduzione). Di solito bisogna tenere conto anche dell’impedenza dell’amplificatore (presumo quello del lettore MP3..) e delle cuffie, perché il flusso si assesta sul valore più basso, diminuendo la potenza. Mediamente un valore basso per le cuffie è sui 60 ohm. Mi pare che il suono buono delle tue cuffie circon-aurali sia più che altro dovuto alla frequency-response. Momento Venturo terminato.
CIoé, hai illustrato la faccenda a memoria? E’ molto bellissimo: WikiRumika. Grazie. 😀
“più basso è il valore dell’impedenza, minore è la resistenza e più fedele è la riproduzione”
EEEEERRRRRRK!
più basso è il valore dell’impedenza minore è la resistenza e più alto è il volume.
ma se è più bassa rispetto a quella dell’ampli (o della sorgente in generale) ottieni volume alto e frequenze acute distorte
in linea teorica è sempre meglio scegliere delle cuffie con impedenza simile a quella della sorgente, per questo gli audiofili da passeggio scelgono i modelli circumaurali inferiori a 32 Ohm, ovvero quelli che si avvicinano ai 5-15 Ohm tipici di iPod et similia. lo fanno per ottenere suono limpido a tutte le frequenze e volume alto
ecco i diversi frangenti in via semplificata:
cuffia da 32 Ohm e lettore da 32 Ohm: buon volume e potenza ben distribuita su tutte le frequenze
cuffia da 20 Ohm e lettore da 32 Ohm: volume alto ma acuti distorti
cuffia da 80 Ohm e lettore da 32 Ohm: volume basso e medi poco definiti
cuffia da 250 Ohm e ampli da 250 Ohm: yeah baby!
in pratica, le DT 770 sono certamente una figata spaziante ma cantano come potrebbero su tutte le frequenze in loro possesso (e sono tante) solo se collegate ad una sorgente abbastanza potente
in pratica, anche riproducendo una traccia pcm non compressa e utilizzando DAC e filtri di qualità (mandando insomma un segnale pulitissimo e ricco di dettagli) un lettore mp3 non le “guiderebbe” proprio a dovere
x Zavetthauser: so che la frase “di da parte mia al Gorman che non ha mai veramente giocato a Dead Space senza le Denon AH-5000 sulla testa” non ha molto senso nella società del web 2.0 e delle comunicazioni instantanee con chiunque
ma tu diglielo, per mio amor di banfa 😀
Sono vagamente inquietato. Riferisco comunque. 😀
A memoria e quindi probabilmente posso anche ricordare male 🙂 comunque se ti può tornar utile..avevo sottoscritto il “Avvisami via email della presenza di nuovi commenti a questo articolo” e non ha funzionato.
Ah uhm, bene, bo’. Non saprei dove e come intervenire per far funzionare la cosa. -_-
[…] di simile comunque. Poi ho messo su “Automatic for the People” al suo posto, con le cuffie sganze. Oltre ad aver colto roba che precedentemente (nonostante una qualche vagonata di centinaia di […]