Il concerto dei Franz Ferdinand di settimana scorsa al Mazda Palace ha confermato i dubbi e le certezze su “Tonight: Franz Ferdinand”, terzo sforzo degli scozzesi. Il posto era sbagliato, il secondo disco era in parte sbagliato, questo va molto meglio. Il concerto perfetto dei Franz Ferdinand non ha niente a che vedere con un palazzetto dello sport, ma ha molto a che vedere con un locale piccolo, un club, qualcosa di simile al Rainbow e al Rainbow li ho visti la prima volta (2003 o 3004?). Costo: 6 Euro, disco da promouovere: il primo, risultato: eccellente. Il Mazda Palace era sbagliato e dispersivo, soprattutto mi ha convinto che il secondo disco mancasse della forza naif del primo, provando a replicare la ricetta a tavolino. Non era male, ma allora decisamente meglio “Tonight”. Teoricamente è la stessa faccenda, ma questa volta Kapranos e soci sostituiscono all’irruenza caciarona della prima pubblicazione una cura maggiore per i suoni e una dimensione tutta nuova data dall’aggiunta delle tastiere. Perdono un po’ di chitarra, almeno in quanto a “volume” e fracassamento, ma guadagnano in pulizia e dinamismo. A partire dal singolo che apre la faccenda, “Ulysses”, è palese che tutto funzioni meglio. Con un occhio ai suoni e ai sapori retro, e con i riff spesso e volentieri accompagnati dalle suddette tastiere o da qualche effettino elettronico semplice semplice, ma efficace, “Tonight” porta a casa il risultato. Non è “Franz Ferdinand #3”, ma una discreta (seppur minima) evoluzione. Il gruppo lavora meglio anche singolarmente, con più spazio per ogni scolaretto, il che, fortunatamente, non si traduce in pezzi algidi o anonime prove di abilità progressive: i Franz Ferdinand non potrebbero mai provarci, né forse sperarci. Grazie al cielo. Chi si era stufato dopo due mesi dall’uscita di “Franz Ferdinand”, non avrà nulla da cercare qua dentro, nella nottata brava scozzese, ma chi pensava che fosse solo “You Could Have It So Much Better” a mostrare fasi di stanca, allora può godersi Tony Mac Manero con gioia.
Franz Ferdinand – Tonight (2009)
Domino – 42 Minuti
Queste dovete ascoltarle: Ulysses, Bite Hard, Lucid Dreams, Can’t Stop Feeling.
Una risposta su “Stayin’ alive 2009”
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