Non si può davvero essere del tutto convinti e definitivamente venduti alla “causa grafica” (e tecnologica) di New Super Mario Bros. Wii. Ma è giusto darle i meriti che le spettano.
Elementari ma raffinate, le scelte degli sviluppatori funzionano bene e allontanano il dubbio che si trattasse semplicemente di un’insalatona basata sugli elementi già visti nel gioco per DS. Che ci sono, belli evidenti, ma che non sono di certo il punto di arrivo del lavoro svolto, anzi, sono quello di partenza.
A chi non piaceva il piccolo modello 3D di Mario e di Luigi (il sottoscritto, per esempio), continuerà a non piacere neanche questa volta. Epperò una fluidità di scrolling e delle animazioni di sicuro più elevata rispetto a quanto succeso su DS, aiuta e di molto a godersi uno spettacolo di altra levatura.
Ci sono poi i meriti e i pregi intrinsechi della natura del gioco. Creare un Super Mario che per forza di cose verrà giocato su di un televisore dal polliciaggio decisamente superiore a quello di un Nintendo DS ha portato con sé ovvie conseguenze: livelli più ampi in senso verticale e la possibilità di visualizzare una porzione maggiore dello schema. Così si creano sequenze di movimenti e di ostacoli più intricate e divertenti. Oltre che più appaganti per l’occhio.
Come non farsi scaldare il cuore, poi, dai deliziosi effetti di luce al servizio vero del gioco? Come non amare indiscutibilmente i lapilli di lava dell’ottavo mondo o tutte le ombre e i colori misteriosi delle case fantasma? Sicuro: è sufficiente rispondere che il mondo in cima alle montagne è brutto oggi come era brutto ieri su Nintendo DS, ma… ehi, nessuno sta dicendo che New Super Mario Bros. Wii sia visivamente perfetto. Però, quando vuole, è intelligente: e buttalo via.
La saggezza e la spericolatezza per giocare coi santi e coi fanti: New Super Mario Bros. Wii è un capolavoro nell’arte del game design. Te ne accorgi subito, dalla confezione sbriluccicosa. La sensazione è che stia succedendo qualcosa di bello o, alternativamente, che Nintendo abbia imboccato la via della perdizione e della crudeltà più bieca: può davvero essere tutto una fregatura? Può essere solo un altro gioco di Super Mario così, che tanto ci avanzava del tempo qui a Kyoto?
Non poteva. E non è. Dopo aver portato a termine il primo mondo c’è la consapevolezza che c’è tutto quanto di bello e di buono si possa chiedere a un esponente della serie. Dopo altri due mondi inizia a farsi strada la certezza che c’è anche di più: c’è uno studio maniacale e appassionato per ogni blocco e il posizionamento di ogni nemico e piattaforma. Al termine dell’ottavo e conclusivo (o quasi…) mondo, si è ormai totalmente venduti alla causa.
Non è una rivoluzione, è il nuovo gioco di Mario in 2D. E la prova comprovata, per l’ennesima volta, che solo il team di Miyamoto e di Iwata sa come si assembli un gioco di piattaforme. Uno strepitoso gioco di piattaforme. Che centellina poco per volta le sue novità, sa come farle intuire, capire e infine digerire a chi ha il telecomando tra le mani. Senza scossoni, ma anche chiedendo una certa applicazione e velocità mentale.
New Super Mario Bros. Wii è un pezzo avanti al gioco per Nintendo DS di tre estati più in là. Elimina quel che non funzionava (il Mega Mario, o come si chiamava, l’utilizzo dei bonus messi da parte all’interno dello stesso livello), lima quel che non convinceva del tutto (Mini Mario qui è utilizzato in casi davvero rari) e ributta in gioco quanto mancava. Segnatamente: torna Yoshi, giù di applausi. Poi: nuove trasformazioni che modificano in maniera più netta ed evidente la costruzione dei livelli (splendido il Mario Pinguino, utilizzato meno di quanto fosse auspicabile purtroppo – divertente il coso con l’elica). E anche: il livello di difficoltà viene impostato su standard più alti. Non sempre, ma abbastanza spesso. Raccogliere tutte le medaglie è non solo impresa degna dei migliori Mariofili, ma porta in eredità anche una bella sorpresona. Forse più di una. C’è anche uno Switch Palace, santi numi!
Nel mezzo una costruzione e un level design che davvero non ha eguali. Arricchito non solo dalla solita esperienza impareggiabile degli operai Nintendo, ma anche da qualche nuova soluzione più che azzeccata. I livelli “al buio” si trasformano grazie all’utilizzo di idee prettamente grafiche, ma messe al servizio del gioco. Quando si vola in alto nel cielo, le nuvole entrano in gioco come mai prima d’ora. Sono il ritmo e la varietà a stupire in New Super Mario Bros. Wii. Sai cosa aspettarti, ma non sai come aspettartelo: fino ai botti di fine anno dei mondi 7 e 8, semplicemente strepitosi. Fino allo scontro finale, indubbiamente il migliore mai visto nella vita ultraventennale della battaglia tra Bowser e Mario. C’era quello di Super Mario 64, sicuro, ma lì era più un successo dal punto di vista simbolico (una sfida che esaltava in maniera didascalica l’esistenza del nuovo control stick analogico), qua è proprio un’esplosione di gusto.
Senza dimenticarsi la possibilità di vivere il tutto con qualche amico al proprio fianco, giusto per fare. Per due risate, difficilmente per qualcosa di più serio. Molto più intriganti i livelli pensati unicamente per le sfide competitive, esilaranti.
Con New Super Mario Bros. Wii Nintendo ufficializza l’esistenza di due filoni per la sua saga più importante: quello progressista in 3D, quello rinascimentale in 2D. Possiamo aspettarci giochi belli, divertenti, intelligenti e inimitabili da entrambi. Facendo due calcoli, soprattutto, possiamo arrivare a giocarci almeno tre bei giochi di Mario “classici” in una sola generazione di console salottiera. Per chi (giustamente) si è lamentato del lassismo di Nintendo nei confronti dei suoi appassionati duri&puri, è un successo eclatante.
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Semplicemente essenziale, ma incapace di sfigurare, se non in qualche passaggio più unico che raro: sotto il profilo visivo e della cura “tecnica” New Super Mario Bros. Wii mantiene un atteggiamento cauto. Ma efficace. La linea stilistica e d’intenti che unisce sottilmente ma inevitabilmente questo gioco del 2009, da quello del 2006 e addirittura quello del 1986 per NES, è innegabile. Ma va bene così: ci sono gli stessi elementi, modificati e resi più moderni, almeno in parte. L’operazione di Nintendo è forse un po’ comoda, ma anche rispettosa. Certo, ci sarebbe da chiedersi dove debba interrompersi il rispetto per non diventare pigrizia mentale, ma quando l’esito è così godibile e… be’, sì, “simpatico”, come quello ottenuto da New Super Mario Bros. Wii, non c’è troppo di che lamentarsi.
Che poi, volendo, sarebbe potuta andare peggio. Avremmo potuto star qui a discutere di elementi ripresi dal gioco per DS e addirittura forzati in un Wii. Invece ci sono nuovi trucchetti e nuove soluzioni che strappano un sorriso. C’è qualche vecchio jingle e dei remix che non fanno male a nessuno, anche nel comparto audio.
La conclusione è che si può fare: il gioco non scrive nuove pagine nella storia dello sfruttamento dell’hardware Wii e di sicuro non verrà ricordato negli anni a venire come oggi viene ricordato Yoshi’s Island, ma è un vedere che tranquillizza gli occhi e la mente.
Una presentazione tutto sommato frettolosa e il gioco è già nei negozi. Non c’è stato quasi tempo per credere a questo New Super Mario Bros. Wii. E poi… credere a cosa? Quale sarebbe stato, per davvero, il gioco non era facilissimo da intuire: Nintendo ha puntato forte sulla componente multigiocatore, vero selling point potenziale (e magari attuale). Per mesi non si capiva esattamente cosa avrebbe riservato il destino a chi avesse deciso di affrontare il gioco come un classico gioco di Mario: solo la riproposizione dei livelli già visti nel 2006 su DS?
Poi New Super Mario Bros. Wii arriva nei negozi, lo porti a casa, lo giochi un po’ con gli amici e mentre cerchi di far finta che ti piaccia fare a gomitate sul divano, capisci che c’è altro. Mentre loro si stanno tirando addosso un Koopa o riempiendo di pedate in testa, intravedi sicuramente un passaggio segreto. Di certo un blocco nascosto. Innegabilmente una pianta rampicante destinazione paradiso.
Li cacci, con qualche stretta di mano e la promessa di rivedersi per qualche partita a PES o FIFA, e poi ti dedichi a Mario come si deve fare: da soli. Nell’intimità del proprio divano al buio. Con tutti i vestiti addosso è meglio, se possibile.
Quello che poteva tutto sommato risolversi in un compitino facile facile, in una conversione diretta con qualche bonus extra, è invece un gioco a tutto tondo. Un nuovo Mario Bros. che ha senso di esistere e rivendica una sua individualità. Perché, ecco, con la roba che ha tirato fuori Nintendo negli ultimi tempi, ci stava anche credere nella super-bieca-operazione riciclo. Non è una rivoluzione e nemmeno una clamorosa evoluzione, questo New Super Mario Bros. Wii, ma semplicemente un bell’episodio della più bella delle saghe conosciute nel mondo dei videogiochi. C’è tutto quello che dovrebbe esserci, compreso un livello di difficoltà più adeguato rispetto al passato. Ci sono anche nuovi bonus interessanti e, per Diana!, ritorna pure Yoshi, assente ingiustificato dell’episodio DS.
Difficile, se non impossibile, lamentarsi per davvero: quando quello che ti danno è “solamente” una nuova cascata di livelli ben costruiti e divertenti. Solamente altri otto nove mondi da esplorare, cappello stretto in testa almeno per le prime novantotto vite. Solamente una modalità per quattro giocatori che è più un’opzione “Party Incasinato” che altro, ma che almeno fa passare qualche bel momento in compagnia… perché diavolo cercare qualcosa di differente? Che lo faccia qualcun’altro un gioco al livello di un “semplice nuovo Super Mario Bros.”. E vediamo cosa ne viene fuori.
New Super Mario Bros. Wii, le scelte tecniche e grafiche, scegli la tua destinazione:
L’eredità che New Super Mario Bros. Wii riceve dal suo genitore in piccolo (titolo quasi omonimo, ma di quello per Nintendo DS si sta parlando) è clamorosa. In senso negativo naturalmente.
Siamo passati da un simbolismo quasi esemplare e sognante di Super Mario World, a un certo piattume esistenziale di questa versione per Wii. Di mezzo c’è addirittura la strabordante uscita pittorica di Yoshi’s Island o, perché no?, la splendida caratterizzazione fumettosa di Wario Land: Shake It!
New Super Mario Bros. Wii non tenta nulla di tutto questo, si accontenta di essere un banale Super Mario, con tutti i colori al posto giusto, con i “soliti” fondali, i soliti elementi, i soliti nemici e tanti saluti.
Perché? Perché New Super Mario Bros. Wii deve andare bene a te, a me, alla zia e alla cugina. Dev’essere un manuale di sopravvivenza di quelli che si trovano nelle tasche dei sedili quando ti siedi in aereo: super leggibile, senza possibilità di sbagliare a interpretare. Insomma: informazione spicciola. E l’informazione spicciola è un calcio nei denti del Signor Stile. Non vuol dire che lo spettacolo offerto sia di basso livello. O meglio: non sempre lo è, anzi, lo è solo raramente. Ma manca la scintilla, il filtro che rende tutto più ricercato e interessante e che, al tempo stesso, metta in bella mostra lo sforzo mentale e muscolare degli sviluppatori e, magari, anche delle risorse tecnologiche del Wii.
New Super Mario Bros. Wii è semplicemente il “nuovo” New Super Mario Bros. Quello che già c’era su DS e che, tutto sommato, ha funzionato bene per i nuovi arrivati, i nuovi “adepti”, ma che per i vecchi appassionati con più di un Mario alle spalle, non ha detto nulla di realmente nuovo.Di quello ne hanno vendute tipo venti milioni di copie, o qualcosa di simile. Con questo succederà la stessa cosa. Siamo fermi, immobili, sempre la stessa faccenda, vista, rivista e completata dal 1986 a oggi. Anzi, tiriamo anche un po’ fuori gli zebedei e diciamolo: siamo tornati indietro.
Il processo di evoluzione dei Mario 2D si è fermato al 1990 di Super Mario World. Fino ad allora c’era una strada segnata e che si stava seguendo. Poi l’interruzione, anzi la mutazione: è arrivato Super Mario 64 e quello è il nuovo Super Mario. Punto. Non è un caso che, in tempi di maggiore chiarezza mentale e rispetto per se stessa, Nintendo abbia deciso di non proporre un nuovo Mario tutto bidimensionale.
Avrebbe potuto farlo, con tutte le ragioni commerciali del caso, in epoca Game Boy Advance. Ma così non è stato. Si è limitata a ripubblicare tutta la serie con copertine nuove e titoli lievemente modificati per l’occasione. New Super Mario Bros. Wii non aggiunge nulla di interessante al canovaccio classico della saga. C’è qualche nuova mossa? No, non c’è. Nulla di differente che Mario (o Luigi, o i Toad) possano sperimentare e attorno a cui creare delle opportunità di gioco e delle occasioni di level design. Ci sono dei “costumi” nuovi? Sicuro, come sempre. Eppure è sufficiente Fire Mario e la mantellina di Super Mario World per ricordare a tutti quali siano i bonus davvero riusciti.Intendiamoci, sotto questo punto di vista nemmeno Super Mario Bros. 3 aveva fatto chissà che, anzi… E poi… poi i mondi: son sempre quelli. Ciao mondo desertico, yawn. Ben trovato mondo innevato, che sorprendente sorpresa! E, pensa un po’, l’ultimo è pieno di lava! Robe che ti esplode la testa, tanto è lo stupore.
Intendiamoci, New Super Mario Bros. Wii è un bel gioco, perché è fatto bene, costruito bene, con intelligenza e anche un po’ di sfida qua e là. Ma è una copietta di se stesso. E da un Mario non puoi aspettarti una copietta di se stesso. Pollice annoiato per lui.
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